VIA CRUCIS COMUNIONE E LIBERAZIONE: DOVE, ORARI, COME PARTECIPARE
Come da tradizione, si rinnova per il Movimento di Comunione e Liberazione – dopo due anni di pausa per la pandemia – il Venerdì Santo con la Via Crucis presso il Santuario di Caravaggio: l’appuntamento è previsto per oggi 15 aprile alle ore 20,00 al Santuario di Santa Maria del Fonte in Caravaggio (Bergamo), dove si svolgerà la Via Crucis per Adulti e Giovani Lavoratori.
Come sottolinea il portale online del Santuario, per tutto il pomeriggio sono state sospese le altre celebrazioni: non solo, nel pomeriggio e in serata la viabilità di viale Papa Giovanni XXIII sarà impedita in alcuni orari per consentire la Via Crucis dei gruppi di Comunione e Liberazione. Migliaia di giovani e adulti si ritrovano per seguire le stazioni della Via Crucis, con meditazioni, preghiera e canti che accompagnano i gesti della Passione di Cristo in questo Venerdì Santo 2022. Non è prevista alcuna diretta video streaming, perciò la partecipazione è prevista solo in presenza muniti dei tesserini ricevuti durante l’iscrizione nei propri rispettivi gruppi di Fraternità: tanto i tesserini, quanto i libretti per seguire la Via Crucis a Caravaggio, devono essere consegnati dal segretario della propria rispettiva comunità in CL.
ORIGINI E STORIA DELLA VIA CRUCIS AL SANTUARIO DI CARAVAGGIO
Nell’anno che porterà al 100esimo anniversario della nascita del Servo di Dio Don Luigi Giusanni, il ritorno alla Via Crucis in presenza per le vie attorno al Santuario di Caravaggio rappresenta uno dei gesti più profondi e originari della vita del Movimento di Comunione e Liberazione.
Nel 2018 la comunità della bassa Bergamasca ha celebrato i 40 anni di presenza di Cl a Caravaggio, dove il fondatore Don Giussani portava i primi gruppi di ragazzi a celebrare i riti del Venerdì Santo presso il Santuario mariano, assieme a Don Antonio Moro (da cui è iniziato il movimento a Caravaggio, ndr). «L’inizio della vostra storia coincide con le prime Via Crucis degli universitari con Giussani nelle campagne di Caravaggio e nel grande Santuario mariano che da allora è diventato così significativo per tutto il movimento», scrisse l’ex presidente della Fraternità Don Julián Carrón in una lettera alla comunità della bassa bergamasca lo scorso 30 gennaio 2019. Nella medesima lettera il sacerdote spagnolo, citando le riflessioni di Don Giussani a Caravaggio, ribadiva «Perciò avete un tesoro prezioso da custodire. Ma come? Domandatevi se l’esperienza del movimento ha fatto crescere in ciascuno di voi la familiarità con Cristo». Come ha spiegato il neo-Presidente della Fraternità di Cl Davide Prosperi nell’intervista recente a omnesmag.com in vista della Pasqua, «Cristo è sempre vivo perché è risorto, e sempre in ogni istante si rivolge al cuore dell’uomo, attraverso altri uomini affinché il cuore e la mente dei fratelli possano scoprire la promessa di vita e di felicità che l’incarnazione del Figlio di Dio ha portato sulla terra. Che questo avvenga attraverso dei rapporti personali o attraverso il coinvolgimento in una vita comunitaria o attraverso l’accostamento a opere di cultura, di carità o di missione, tutto questo fa parte della vita cristiana e del dono che don Giussani ci ha portato. In questo senso, quello che ci è stato comunicato è una passione per Cristo che diventa immediatamente passione per l’uomo, non appena “l’umanità”, ma ogni singolo io umano. Da qui nasce la passione educativa, cuore della proposta cristiana che attraverso l’incontro con don Giussani e con il movimento da lui nato ci ha conquistato ed è diventata una vera e propria vocazione per ciascuno di noi»