Sta facendo discutere la proposta proveniente dalla Lega per cercare di arginare il dilagante fenomeno delle baby gang: togliere alle famiglie dei ragazzini violenti il reddito di cittadinanza e/o l’assegno unico. Negli ultimi tre anni, da quando è scoppiato il covid, si sono registrati sempre più episodi di bullismo, ma soprattutto di criminalità fra i giovani, riuniti in gruppi e spesso catturati a bighellonare e a dare vita ad azioni violente nei confronti dei più deboli. E così che il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, ha ben pensato di introdurre un metodo che potrebbe arginare dall’alto il fenomeno delle violenze minorali, annunciando nella giornata di ieri, come si legge su Quotidiano Nazionale, un nuovo disegno di legge.



Ostellari ne ha parlato alla trasmissione Dire Donna Oggi, facendo riferimento ai “recenti fatti di cronaca in materia di baby gang”, per poi aggiungere: “Vogliamo dare un segnale ai giovani e ai loro genitori”. La proposta di Legge, spiega ancora Ostellari, sarà depositata nelle prossime settimane, e propone una doppia opzione: “Per i 14enni che commettono un’azione violenta di questo genere prevede un provvedimento di ammonizione alla presenza dei genitori, dai 14 ai 18 anni invece lavori socialmente utili subito oppure processo ordinario subito con pena senza sconti”.



VIA REDDITO DI CITTADINANZA PER FAMIGLIE BABY GANG: “LA GIUSTIZIA E’ CONSIDERATA UN COSTO”

Inoltre, per quanto riguarda i genitori dei minorenni catturati a compiere atti di criminalità in gruppo con i coetanei, è previsto un ventaglio di sanzioni, fra cui la sospensione “dell’eventuale assegno unico o reddito di cittadinanza percepito dalla famiglia”.

Quindi Andrea Ostellari ha aggiunto e concluso: “La giustizia nel nostro Paese è ancora considerata un costo e non una risorsa, dobbiamo cambiare paradigma, visione e investire in personale e magistrati, solo così avremo la possibilità di cambiare il nostro sistema”. E del fenomeno baby gang ne ha parlato ieri anche un altro leghista, il ministro Salvini, che si è congratulato con il questore di Aosta per la sua decisione di introdurre il daspo smartphone per chi si rende responsabile di atti di vandalismo o bullismo.