Negli USA è scattata un’allerta in seguito al decesso di tre persone che erano entrate a contatto con il Vibrio vulnificus, un raro batterio cannibale che presenta una pericolosità piuttosto elevata. Attualmente, i casi sarebbero ancora pochi, ma le autorità sanitarie di New York e del Connecticut (dove si sono verificati i decessi) hanno comunque diramato un’allerta alla popolazione, sottolineando alcune azioni utili per evitare di essere infettati dal batterio cannibale.
Il Vibrio vulnificus è, insomma, un batterio piuttosto raro che può provocare sepsi, infezioni gravi delle ferite e influenza intestinale, nel migliore dei casi, individuato per la prima volta nel 1976 come fonte della vibriosi. Attualmente si trova soprattutto negli ambienti costieri in presenza di acqua salata e il suo principale periodo d’azione è tra maggio e ottobre, quando le temperature crescono. Il Vibrio vulnificus è anche noto come batterio cannibale perché in alcuni casi causa la fascite necrotizzante, un’infezione grave che porta alla necrosi della carne in prossimità delle ferite.
Cause, sintomi e cure del Vibrio vulnificus
A livello teorico, secondo gli esperti, il batterio Vibrio vulnificus non dovrebbe avere un tasso di mortalità eccessivamente alto, ma le autorità sanitarie di New York sottolineano anche come nella maggior parte dei casi richieda cure intensive per i pazienti e talvolta anche l’amputazione degli arti necrotizzanti. Il CDC, invece, stima che i decessi avvengano in circa 1 caso su 5, nell’arco di un paio di giorni massimo dall’infezione, pur sottolineando la scarsità dei dati disponibili.
L’infezione da Vibrio vulnificus è veicolata, soprattutto, dal consumo di molluschi e ostriche crudi o poco cotti, ma anche dal contatto con l’acqua salata e salmastra infetta con una ferita aperta. Colpisce nella maggior parte dei casi individui con un sistema immunitario già affaticato o compromesso, come gli anziani e i pazienti con altre patologie gravi. Riconoscere l’infezione non sempre è semplice ed immediato, dato che il Vibrio vulnificus causa diarrea acquosa, seguita da crampi allo stomaco, febbre, nausea e vomito, talvolta associati ad altre malattie ed ingiustamente sottovalutati o ignorati. Se l’infezione si diffonde tramite il sangue (contagiando una ferita aperta) il paziente potrebbe sperimentare un abbassamento della pressione sanguigna, fino a nuove lesioni cutanee con vesciche, ma anche gonfiore, sensazione intensa di calore, perdita del colore cutaneo e di liquidi.