SOTTOSEGRETARI E VICEMINISTRI, IL TOTONOMI DEL GOVERNO MELONI
Mentre il Governo Meloni si presenta in Parlamento per i primi voti di fiducia di questa Legislatura, l’esecutivo prepara l’importante “partita” sui viceministri e i sottosegretari che comporranno la squadra di circa 40 esponenti in aiuto al Consiglio dei Ministri. Trovate qui di seguito i primi nomi emersi in questi primi giorni di vita del nuovo Governo Meloni: il totonomi inizia ad impazzare pur sapendo che le decisioni definitive andranno comunicate la prossima settimana, con il Decreto specifico del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio, in accordo con il Ministro referente.
L’appuntamento è fissato per un prossimo CdM a fine settimana/inizio nuova settimana dove la lista definitiva di viceministri e sottosegretari sarà presentata per la votazione finale; si tratta, come di norma, di una “partita intrecciata” con quella delle presidenze di commissioni dove però entreranno in gioco anche le opposizioni di M5s, Pd e Terzo Polo. Va ricordato inoltre che viceministri e sottosegretari non fanno però parte del Consiglio dei Ministri. Ecco il totonomi raccolto fin qui, diviso per i singoli partiti del Governo Meloni:
FRATELLI D’ITALIA
Tra i nomi emersi finora si fanno quelli di Edmondo Cirielli come viceministro degli Interni, Andrea Del Mastro sottosegretario alla Giustizia e Paola Frassinetti all’Istruzione. Un ruolo quasi certo dovrebbe trovarlo Giovanbattista Fazzolari, responsabile politico di FdI e su cui potrebbe gravare la delega ai Servizi Segreti, sempre che della stessa delega non sia investito l’attuale sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano. Sempre in quota FdI troviamo anche Maurizio Leo, Alessio Butti, Marcello Gemmato: Giulio Tremonti nel toto-nomine al momento verrebbe designato come prossimo Presidente della Commissione Bilancio alla Camera.
LEGA
In casa Lega la sfida su viceministri e sottosegretari vede al momento 12-13 caselle occupate dal Carroccio sulla squadra di 40 circa in mente per l’intero Governo Meloni: nel totonomi ricorrente torna Edoardo Rixi come possibile viceministro di Salvini alle Infrastrutture. Così come quasi certi saranno Federico Freni come sottosegretario all’Economia (con Giorgetti Ministro) e Claudio Durigon, possibile alla guida di una commissione parlamentare. Nicola Molteni potrebbe rimanere al Viminale con Piantedosi mentre Alberto Stefani potrebbe trovare un ruolo in lista. In lizza anche Jacopo Morrone come sottosegretario alla Giustizia, Vania Gava al MiTE, Lucia Borgonzoni alla Cultura e Alessandro Morelli allo Sviluppo Economico. Per Rossano Sasso potrebbe confermarsi il ruolo al MIUR, mentre Armando Siri dovrebbe acquisire il ruolo di responsabile dei dipartimenti.
FORZA ITALIA
Forza Italia è certamente il partito più “frenetico” in questi giorni dopo la formazione del Governo Meloni: le liti interne tra le “fazioni” più vicine a Tajani e quelle prossime a Ronzulli ma anche la rivendicazione di maggior peso interno alla coalizione dopo che nella scelta dei Ministri lo scontro tra Meloni e Berlusconi non è stato da poco. Stando a quanto raccolto dall’Adnkronos a Forza Italia dovrebbero andare 7-9 viceministri e sottosegretari: nel totonomi troviamo Francesco Paolo Sisto come potenziale sottosegretario alla Giustizia (confermato), Deborah Bergamini o Alberto Barachini per la delega all’Editoria, mentre Sestino Giacomoni potrebbe essere uno dei tre sottosegretari all’Economia. Agli Interni Paolo Barelli sarebbe in pole per un ruolo come viceministro mentre su Valentino Valentini agli Esteri pesa la polemica sulla sua presunta buona conoscenza presso le corti diplomatiche in Russia (in realtà a livello generale nel mondo l’esperienza diplomatica di Valentini è rinomata, ndr).
NOI MODERATI (UDC, CAMBIAMO, CORAGGIO ITALIA, NOI CON L’ITALIA)
«Mi aspetto che per Noi moderati, in grado di esprimere più competenze, ci sarà una chiamata per ruoli di sottosegretario»: lo ha detto ieri il leader dei moderati in una intervista al “Corriere della Sera”, Maurizio Lupi. In pole per posti tra viceministri e sottosegretari ci sarebbe lui stesso come possibile viceministro ai Rapporti con il Parlamento, ruolo che sembrava “suo” nel totoministri prima del giuramento. Altro nome spendibile è quello di Andrea Costa, che potrebbe essere confermato come sottosegretario alla Salute, mentre per Lorenzo Cesa dell’UDC potrebbe trovare spazio come sottosegretario all’Agricoltura.