DECISE LE “QUOTE” SU VICEMINISTRI E SOTTOSEGRETARI. LA POSSIBILE SQUADRA DEL PREMIER MELONI

Archiviata con successo la pratica fiducia in Parlamento, la prossima sfida cruciale da giocarsi per il Governo Meloni riguarda la squadra di viceministri e sottosegretari da presentare forse già in un CdM tra venerdì e sabato. Il “sottogoverno” in via di definizione dalla Premier e dai suoi collaboratori avrebbe già delineato le “quote” in cui suddividere viceministri (5 totali) e sottosegretari (30-35 il totonomi attuale). La sfida tra le diverse componenti della maggioranza – ricordiamole, oltre a FdI anche Lega, Forza Italia, Noi Moderati e MAIE – è quella di portare una squadra in aiuto al CdM quanto più “inclusiva” rispetto alle diverse anime presenti nel Governo.



Non solo, la problematica in più da non sottovalutare è la presenza di senatori all’interno della lista finale che poi il Presidente della Repubblica dovrà confermare con Decreto ad hoc: con già 9 ministri senatori, il Governo Meloni non può pensare di estendere a molti altri parlamentari di Palazzo Madama altri ruoli nell’esecutivo, rischiando così di andare sotto in alcune votazioni laddove Ministri/vice siano in missione. Tenuto conto di tutto, la squadra sarebbe già quasi del tutto pronta con però diversi nodi ancora da sciogliere nelle prossime 24/48 ore. I viceministri dovrebbero essere alla fine 5, come chiarisce il “totonomi” de “Il Giornale”: 2 in quota FdI, 2 Forza Italia e 1 Lega. I nomi sarebbero quelli di Edmondo Cirielli (Esteri) e Maurizio Leo (Economia) sul fronte Fratelli d’Italia; Paolo Barelli all’Interno e Francesco Paolo Sisto alla Giustizia sul taccuino di Berlusconi e infine Federico Freni potrebbe essere il vice di Picchetto Fratin allo Sviluppo Economico. Da definire poi la squadra che accompagnerà la presenza di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi: la Presidente del Consiglio avrebbe già scelto – secondo le fonti del “QDS” – Giovanna Ianniello (sua attuale portavoce) come consigliere per la comunicazione mentre Carlo Deodato potrebbe essere il prossimo segretario generale di P. Chigi. Francesca Quadri passerebbe al Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi mentre il braccio destro politico di Meloni in FdI, Giovanbattista Fazzolari, entrerebbe in squadra sottosegretari come responsabile dell’Attuazione del programma.



VICEMINISTRI E SOTTOSEGRETARI GOVERNO MELONI: IL TOTONOMI (PARTITO PER PARTITO)

Ecco qui di seguito il totonomi sui possibili viceministri e sottosegretari del Governo Meloni raccolto fino ad oggi, diviso per i singoli partiti che compongono la maggioranza che ha appena incassato la piena fiducia di Camera e Senato.

FRATELLI D’ITALIA

Tra i nomi circolati finora in casa FdI sono forti le candidature – oltre che Cirielli e Leo come viceministri – di Gianni Berrino come possibile nuovo sottosegretario al Turismo, mentre Paola Frassinetti avrebbe già prenotato un “posto” al MIUR. Nel totonomi sui sottosegretari rientra anche Andrea Delmastro alla Giustizia, Giuseppe Moles alle Riforme, Marcello Gemmato alla Salute mentre “out” rimarrebbe Isabella Rauti, in pole per sostituire il Ministro Ciriani nel ruolo di capogruppo FdI alla Camera. Giulio Tremonti nel toto-nomine al momento verrebbe designato come prossimo Presidente della Commissione Bilancio alla Camera. La delicatissima delega ai Servizi Segreti dovrebbe invece andare quasi certamente al già sottosegretario Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.



LEGA

I 10-12 nomi che Salvini sta preparando per comporre la lista di sottosegretari/viceministri del Governo Meloni si sta quasi ultimando: Edoardo Rixi alle Infrastrutture per aiutare il Ministro leghista nelle aree più tecniche, mentre Federico Freni potrebbe divenire sottosegretario al MEF solo se non venisse nominato viceministro al MISE. Il fedelissimo di Salvini nella Lega romana, Claudio Durigon, pronto alla guida di una commissione parlamentare: Nicola Molteni potrebbe rimanere al Viminale con Piantedosi mentre Alberto Stefani potrebbe trovare un ruolo in lista alla Difesa. Sempre dalla Lega si fa forte il nome di Stefano Cavanna (ex laico CSM) alla Giustizia mentre Giuseppina Castiello sarebbe pronta per un ruolo di sottosegretario al Sud: infine, Lucia Borgonzoni e Alessandro Morelli andrebbero la prima alla Cultura, il secondo allo Sviluppo Economico, mentre Rossano Sasso potrebbe rimanere al MIUR con Armando Siri come responsabile dei dipartimenti. Matteo Salvini ha nominato come capo di gabinetto al MIMS il magistrato Alfredo Storto.

FORZA ITALIA

Il punto forse più delicato della lista di sottosegretari e viceministri del Governo Meloni: Berlusconi rivendica ruoli per almeno 7-10 nomi di fedelissimi, a cominciare da Deborah Bergamini o Alberto Barachini per la delega all’Editoria mentre Sestino Giacomoni potrebbe essere uno dei tre sottosegretari all’Economia. Risolto il “nodo” di Valentino Valentini: niente Esteri dopo le polemiche sui rapporti con la Russia, per lui pronto ruolo di sottosegretario di Urso allo Sviluppo Economico. Giuseppe Mangialavori potrebbe superare Matilde Siracusano alla Giustizia, mentre tornano in auge i ruoli dei “non eletti” come Annagrazia Calabria ad Annaelsa Tartaglione; la Premier Meloni allo Sport vorrebbe come sottosegretario l’ex senatore FI Claudio Barbaro.

NOI MODERATI (UDC, CAMBIAMO, CORAGGIO ITALIA, NOI CON L’ITALIA)

Dopo l’appello del leader Maurizio Lupi anche in casa Noi Moderati si attendono qualche ruolo tra i sottosegretari del Governo: in pole proprio l’ex Ministro come possibile viceministro ai Rapporti con il Parlamento. Quasi scontata la riconferma di Andrea Costa alla Salute mentre per Lorenzo Cesa – leader Udc – si avvicina ruolo di sottosegretario all’Agricoltura. Alessandro Colucci potrebbe andare con Freni e Giacomoni al MEF.