Il governo di Giorgia Meloni punta in direzione di una revisione dell’Irpef, che si andrà a unire ad altri interventi relativi al sistema delle accise. Tra cui la decisione di non prorogare il taglio sul prezzo del carburante. “La nostra intenzione è quella di rivedere più in generale il sistema delle accise, ma senza irresponsabili fughe in avanti” ha spiegato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, a Il Corriere della Sera. E sull’aumento del prezzo di benzina e diesel, che si aggiunge al peso dell’inflazione commenta così: “reintrodurre le accise è stata una scelta politica sofferta ma valutata”.



Il viceministro Leo, parlando della mancata proroga al taglio di 18 centesimi sul carburante, spiega che “lo abbiamo fatto per concentrare le risorse a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. Abbiamo aumentato il fondo sulla Sanità e aiutato famiglie e imprese e calmierare le bollette. È un momento difficile per l’Italia e in questo contesto dobbiamo prendere delle decisioni, forse meno popolari, ma tutelando chi ha più bisogno, in linea con quanto già fatto sulle pensioni e con il taglio del cuneo fiscale”. Maurizio Leo ha inoltre aggiunto che “riequilibrare il rapporto tra fisco e contribuente è la base della nostra riforma fiscale” e che l’obiettivo della legge di Bilancio è “instaurare una relazione non più conflittuale, un nuovo e rinnovato rapporto di fiducia tra Stato e contribuente, garantendo la certezza delle norme e permettendo così di semplificare il sistema tributario”.



Viceministro dell’Economia Leo: “ridurremmo e semplificheremo tassazione”

Il viceministro dell’Economia ed esponente di Fratelli d’Italia Maurizio Leo, sentito da Il Corriere della Sera, ha dichiarato che “la prospettiva è quella di una revisione strutturale del sistema impositivo e, in particolare, dell’Irpef”, aggiungendo che “nei prossimi cinque anni avremo modo di ridurre e contestualmente semplificare la tassazione per individui, famiglie e imprese”, mentre “in tempi brevi avvieremo un confronto con le categorie professionali e le principali associazioni di categoria, sindacati compresi, al fine di portare in Parlamento una riforma fiscale il più possibile condivisa”.



Il viceministro Leo parla di “innegabile” incertezza del quadro economico internazionale, che vede “l’evoluzione della guerra in Ucraina, il conseguente aumento dell’energia e l’aumento dei prezzi delle materie prime” che “hanno messo in grande difficoltà famiglie ed imprese già provate dal Covid”. Una situazione nella quale promette che come governo “faremo di tutto per combattere l’evasione fiscale, senza penalizzare i contribuenti che hanno adempiuto ai propri obblighi tributari”.