Scene di follia ci giungono da Vicenza dove un ragazzo ha aggredito un anziano 73enne, scagliandolo a terra. La colpa della vittima, cercare di aiutare la fidanzata dell’aggressore, dopo che questa era stata a sua volta aggredita dal compagno. Il protagonista in negativo di questa triste vicenda, come riferito dai colleghi di VicenzaToday, un 25enne senza fissa dimora che ha deciso di colpire con un pugno al volto il 73enne, per poi infierire con calci una volta a terra. In totale sono stati quattro i colpi rifilati al poveretto: una alla testa, uno al viso e due sul corpo. Scene che sono già state ribattezzate da “Arancia Meccanica”, film cult di Stanley Kubrick, e che si sono verificate nella giornata di lunedì pomeriggio, nel piazzale del mercato ortofrutticolo. Una zona, quella del Mercato Nuovo, che da tempo è vittima di tossicodipendenti, spacciatori e sbandati vari, come confermato anche dal truce episodio di violenza appena sintetizzato.
VICENZA, 73ENNE MALMENATO IN STRADA: IL COMMENTO DEL SINDACO
A filmare l’intera scena ci ha pensato un residente, che ha preso il telefonino e ha ripreso il tutto, per poi pubblicare il video sui social. L’anziano è stato assistito dall’ambulanza che è intervenuta attorno alle ore 17:30, poi, dopo la denuncia, le pattuglie delle questura hanno rintracciato l’aggressore per poi arrestarlo. Gli agenti, una volta visionato il video in questione, hanno immediatamente capito di chi si trattava, per poi rintracciare il 25enne in viale Roma: si chiama Akar Alberto Fontanarosa, un cittadino italiano ma di origini ungheresi, che ha avuto in passato problemi di droga, e che “vanta” diversi precedenti come spaccio, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Il 73enne è stato ricoverato in ospedale con 35 giorni di prognosi a seguito di una frattura al femore e di qualche ecchimosi, ma non sono da escludere ulteriori traumi o lesioni. Rucco, il sindaco vicentino, ha commentato: «Massima solidarietà all’anziano picchiato. Mi congratulo con gli uomini della polizia di Stato che sono prontamente intervenuti individuando e arrestando l’aggressore. Episodi come questo confermano che qualcosa non va da un punto di vista giudiziario e sulla certezza della pena».