I Miserabili è uno dei romanzi più famosi e più letti di Victor Hugo. Questo racconto, ambientato all’epoca della Rivoluzione Francese, ha avuto tanto successo anche grazie alla sua rivisitazione in chiave musical, che prima ha conquistato i teatri di Broadway e West End e poi il grande schermo, con la produzione cinematografica del 2012 che ha visto protagonisti attori del calibro di Anne Heathway, Eddie Redmayne e Hugh Jackman. Pochi però sanno la storia dietro la pubblicazione di questo romanzo: si tratta di una vera e propria scommessa editoriale. Victor Hugo all’epoca della pubblicazione, 1861, era in esilio in un’isola dell’Atlantico e si mise in contatto con una casa editrice belga appena nata. Le premesse non erano delle migliori e l’unica cosa su cui si poteva fare affidamento per un minimo successo era la fama di Victor Hugo. Il valore economico di Les Misérables al tempo della stipula del contratto era alle stelle: 300.000 franchi, equivalenti a circa 4,4 milioni di euro. Nina Martyris ha raccontato gli aneddoti di questa opera famossissima rivelando alcune storie mai uscite prima.



Lacroix ha ottenuto il primo prestito nella storia per la pubblicazione de I Miserabili

Albert Lacroix, il direttore della casa editrice Lacroix, Verboeckhoven & Co. aveva poco più di 30 anni quando si aggiudicò il contratto con Victor Hugo per la pubblicazione di Les Misérables. La sua casa editrice belga era nata da poco più di un anno ma lo scrittore francese non ebbe nessuna esitazione a pubblicare il suo libro con lui visto che le case editrici francesi non gliel’avrebbero concesso facilmente. Hugo era stato mandato in esilio da Napoleone III perché ritenuto un politico scomodo. Per Lacroix, investire su di lui non era una scommessa del tutto difficile da vincere, ma la questione più critica stava nel fatto che la censura di Napoleone III avrebbe potuto portare alla confisca del libro, facendo crollare le finanze della neonata casa editrice. Nonostante tutto, Lacroix era ostinato a voler ottenere una collaborazione con Hugo e gli propose un contratto a qualsiasi cifra e condizione lui volesse. Lo scrittore ne fu subito interessato e il direttore pubblicò l’opera a scatola chiusa, senza leggere il contenuto del libro. Queste condizioni però lo costrinsero a chiedere un prestito in banca, forse il primo nella storia per la pubblicazione di un libro. Il successo fu scaturito da una grande sponsorizzazione in tutta Europa.

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