Victoria Beckham, a 45 anni, ha realizzato gran parte dei suoi sogni. E’ una donna in carriera avendo una propria casa di moda dopo aver trascorso gli anni della sua giovinezza in giro per il mondo con le Spice Girls, è felicemente sposata da anni con David Beckham ed è mamma di Brooklyn, Romeo, Cruz e Harper. Ammirata anche per il suo stile sempre impeccabile, Victoria Beckham confessa di non essersi sentita mai bella e di aver semplicemente imparato ad accettarsi per quella che è, con tutti i suoi difetti e le sue imperfezioni. «Penso a me stessa come bella? No, assolutamente no – ha confessato infatti Victoria in un’intervista con la rivista «Harper’s Bazaar», che le ha dedicato la cover del prossimo numero di febbraio – ma cerco di trarre il meglio da quello che ho». Posando con gli abiti della sua ultima collezione, la Beckham ha aggiunto: «Vedo le mie imperfezioni e i miei difetti e sorrido: è quello che sono e non intendo provare a cambiarlo. Mi ci è voluto molto, molto tempo per riconoscere che a 45 anni in realtà sto bene».



VICTORIA BECKHAM: “ORA SORRIDO DI FRONTE AI DIFETTI. IL SUCCESSO? NON E’ FACILE MANTENERLO”

Victoria Beckham è ormai una donna adulta, affermata e indipendente che ha capito ad accettare se stessa. Riuscirci, però, non è stato facile anche perchè è diventata famosa quando era giovanissima. «Essendo diventata molto, molto famosa quand’ero molto giovane, ho imparato che è molto più difficile mantenere il successo che raggiungerlo – ha spiegato la Beckham – e che non è una cosa così glamour come si potrebbe pensare». Nel mondo della moda, dopo l’addio alla musica, ha ritrovato se stessa. Una scelta che l’ex Spice ha fatto per creare abiti che possano essere indossati da tutti e che le permette di esprimersi restando “fedele a me stessa e ai miei punti di forza“. Pur essendo molto impegnata, Victoria è sempre molto presente nella vita dei figli: «La mattina mi alzo presto per allenarmi  ma o io o David portiamo i ragazzi a scuola e cerchiamo di essere sempre a casa per l’ora di cena. Su questo punto siamo molto severi quando siamo a Londra: alle 18 ceniamo tutti insieme e ci raccontiamo le nostre giornate», ha concluso.

 

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