Chi l’ha detto che la boxe non è uno sport per vecchi? Sicuramente Albert Hughes Jr. non ha paura delle insidie dell’età e a 73 anni il pugile statunitense è tornato sul ring battendo un record, quello di pugile più longevo della storia della nobile arte. Hughes è entrato infatti nel Guinness World Records come il pugile attivo più anziano della storia della boxe, per giunta vincendo la sfida che lo ha visto opposto lo scorso 14 dicembre al Tyndall Armory di Indianapolis a Tramane Towns, un pugile di 43 anni battuto addirittura per ko. La boxe d’altronde ha avuto un ruolo importantissimo nella vita di Albert, che tramite questo sport aveva provato anche a riscattare la difficile storia del figlio, che aveva tentato la carriera militare prima di restare invischiato in pesanti problemi di dipendenza dalle droghe, che lo hanno portato alla fine al suicidio. Una vicenda tragica dalla quale Albert Hughes Jr. ha saputo risollevarsi facendo l’unica cosa che gli è stata congeniale negli anni: scendere sul ring indossando i guantoni, anche per fare onore alla memoria del figlio appassionato quanto lui e con il quale si allenava nel fienile della loro casa di campagna. Un ricordo che è stato portato avanti nel match contro Towns, entrato di diritto nella storia.



ALBERT HUGHES JR., CRESTA DA COMBATTENTE

Nel match di Indianapolis contro Tramane Towns, Albert Hughes jr. è sceso sul ring con una cresta da combattente e un fisico assolutamente invidiabile per i suoi 73 anni d’età. L’attempato pugile aveva iniziato a coltivare l’idea di tornare a combattere proprio durante gli allenamenti nel fienile col figlio, che aveva incoraggiato l’idea del padre di provare a entrare nella storia della boxe per la sua longevità a livello atletico. Poi, il tragico suicidio del ragazzo aveva messo in discussione l’impresa, prima che Albert pensasse di provare a onorare la memoria del figlio proprio provando a portare a termine quel progetto che avevano iniziato a sognare assieme di portare a termine. L’incontro è stato uno spettacolo con Hughes che ha dimostrato esperienza e una potenza insospettabile per un pugile della sua età e il video dell’incontro è diventato virale in tutto il mondo. E anche dopo la vittoria Albert non ha dimenticato di ricordare il figlio tragicamente scomparso, la prima molla che l’ha spinto a salire sul ring.



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