Al termine della partita tra Atalanta e Fiorentina, match di ritorno della semifinale di coppa Italia ha preso la parola proprio il capitano della Dea, il Papu Gomez. Il match winner nerazzurro (ha realizzato il gol del 2-1 al 69’ come si vede nel video di Atalanta Fiorentina) ha dichiarato ai microfoni della Rai: “La finale raggiunta? E’ un’emozione enorme..era il nostro obbiettivo! Dopo aver eliminato la Juventus era l’unica cosa a cui pensavamo: vogliamo portare tutta la città di Bergamo a Roma. Partita dura? Si, ultimamente abbiamo preso qualche gol all’inizio e su questo dobbiamo migliorare, ma per fortuna la squadra ha la forza per reagire sempre fisicamente e mentalmente. Ora dobbiamo mettere la testa in campionato e vincere tutte le partite: non sarà facile ma fino all’ultima giornata sarà tutto aperto”. (agg Michela Colombo)
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LA PARTITA
L’Atalanta è la seconda semifinalista di Coppa Italia. La formazione orobica ha battuto 2-1 nella semifinale di ritorno la Fiorentina, dopo il 3-3 dell’andata allo stadio Franchi che aveva messo comunque la squadra allenata da Gasperini in una situazione di vantaggio in vista del ritorno. E’ stata la Fiorentina però ad aprire le danze dopo appena 3′: bel pallone servito in profondità da Federico Chiesa a Muriel e il colombiano ha infilato Gollini in uscita. L’Atalanta ha accusato il colpo e ha rischiato di capitolare 2′ dopo con una conclusione di Chiesa finita di poco a lato. Ma al 14′ Gomez viene stretto in area dai centrali avversari e l’arbitro assegna il rigore, che Ilicic trasforma impeccabilmente. 1-1 e tutto da rifare per i viola, con il primo tempo che si chiude però con due occasioni per l’Atalanta. Prima un colpo di testa di Castagne, poi Ilicic spara alle stelle da due passi. E’ il preludio ad un secondo tempo in cui l’Atalanta prende agevolmente la supremazia territoriale, con Zapata che manca il vantaggio per una deviazione di Milenkovic, poi Lafont dice di no a una bordata del neo-entrato Pasalic. Al 24′ però la Fiorentina fa patatrac: papera di Lafont su una conclusione da fuori area di Gomez, potente ma non irresistibile, e il 2-1 vale un’ipoteca sulla conquista della finale che si concretizza facilmente per i nerazzurri. Unica tegola, imprendibile Ilicic deve uscire acciaccato, ma non sembra nulla di grave: il 15 maggio prossimo allo stadio Olimpico di Roma la finale di Coppa Italia sarà Lazio-Atalanta.
LE DICHIARAZIONI DI GASPERINI E MONTELLA
Secondo l’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella, i suoi hanno avuto la chance per arrivare a Roma e giocarsi la finale di Coppa Italia, ma non l’hanno saputa sfruttare: “C’è tanto rammarico, abbiamo creato tantissime occasioni. Con un pizzico di furbizia in più potevano esserci rigore ed espulsione. Nella seconda frazione Benassi… c’erano le possibilità per vincere la partita. Eravamo lì a un passo. Il rigore ha minato qualche sicurezza, qualche certezza. Dell’Atalanta mi ricordo poche occasioni, ha tenuto molto la palla, poi mi ricordo solo un colpo di testa di Gosens. È la fotocopia della partita di Torino. Federico Chiesa ha fatto una grande partita, i calciatori forti vengono fischiati.” Di tutt’altro umore ovviamente Gian Piero Gasperini, che festeggia la quarta finale di Coppa Italia raggiunta dall’Atalanta nella sua storia: “Difficile paragonare le partite di andata e ritorno, forse all’andata in campionato la Fiorentina aveva giocato meno bene, l’unica che ha vinto. Nelle altre ha sempre avuto grande pericolosità, Muriel e Chiesa sono straordinari, ma tutta la squadra è predisposta a ripartire. Noi sapevamo di poter fare gol, uno più di loro. Difficilmente era una partita da 0-0. Siamo partiti a mezza strada e lo abbiamo pagato subito. Abbiamo alzato il baricentro, con qualche pericolo. Questa è l’Atalanta, la Fiorentina è forte. Penso siano state bellissime, sia andata che ritorno. Ci sentiamo più forti per avere eliminato Fiorentina, Juventus e Cagliari. Non siamo la squadra che corre di più, non facciamo più km, abbiamo altre caratteristiche. Poi i giocatori non sono il top del campionato, hanno molti valori, ma ci divertiamo ad aggredire alti, pur prendendo qualche rischio. Siamo più forti, se impostiamo la partita diversamente iniziamo a correre a vuoto come in altre situazioni.”