Il video con gli highlights e i gol di Atalanta Juventus 1-3 ci fa capire come, nel corso degli anni, i bianconeri abbiano allestito una squadra talmente forte che oggi può permettersi, nell’ordine, di fare a meno di Cristiano Ronaldo che in questo momento, paradossalmente, è l’anello debole della catena, almeno finché il fuoriclasse di Madeira (che, ricordiamolo, l’anno prossimo andrà per i 35) non ritroverà una condizione fisica soddisfacente per Sarri. Farsi prendere a pallonate per oltre 75 minuti dal miglior attacco della Serie A, anche senza Ilicic, Zapata e un Muriel a mezzo servizio gli orobici hanno dato parecchio filo da torcere alla retroguardia dei campioni d’Italia con Szczesny che come al solito ha compiuto parate al limite del miracoloso e De Ligt che per la prima volta ha fatto capire al mondo che Paratici non si è bevuto il cervello nel pagarlo 85 milioni di euro e rimpinguare le casse dell’Ajax. Giocare male per gran parte del match e vincerlo lo stesso con una naturalezza sconvolgente, ennesima conferma di come tra la Juventus e le altre squadre italiane si sia creato un divario mostruoso e ci vorranno anni per colmarlo del tutto. Tanti, tantissimi rimpianti per la Dea che nel primo tempo ha anche sbagliato un calcio di rigore, l’ennesimo, con Barrow che poi si è fatto perdonare confezionando l’assist per l’incornata vincente di Gosens che all’inizio del secondo tempo aveva portato meritatamente in vantaggio la squadra di Gasperini, protagonista di una prestazione maiuscola che non è comunque bastata per strappare un risultato positivo. Alla capolista della Serie A bastano le giocate di Higuain e Dybala (indiscutibilmente il migliore in campo, CR7 chi?) per sfangarla ed espugnare Bergamo. Addirittura doppietta per il Pipita che i numeri di qualche anno fa se li sogna ma nel giro di pochi mesi è tornato una pedina inamovibile nello scacchiere bianconero, soprattutto dopo l’approdo di Sarri. La Joya quando è in giornata e quando deve dimostrare qualcosa è uno dei giocatori più forti al mondo, forse la chiave sta nel responsabilizzarlo, metterlo al centro del progetto e farlo sentire veramente importante. Gli manca solo la continuità per poter essere equiparato ai grandissimi di questa generazione.
LE DICHIARAZIONI
Il primo a parlare dopo il triplice fischio è stato Gonzalo Higuain: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficilissima contro una squadra che in casa non ti concede nulla e ti mette sotto, affrontavamo il migliore attacco del campionato e gli abbiamo concesso un solo gol, grande prova di maturità da parte nostra, tre punti importantissimi per la corsa al titolo. Contentissimo per la doppietta oltre che per la prestazione della squadra, una prova della Madonna in fase difensiva, De Ligt è stato commovente. Ora pensiamo a riposarci e a ricaricare le batterie, ci aspetta un’altra battaglia martedì prossimo in Champions contro l’Atletico Madrid”. Il commento di Gian Piero Gasperini: “Ho visto una grande Atalanta almeno fino all’1-1, la Juventus ha trovato il gol del pari in maniera rocambolesca e a quel punto con il punteggio in equilibrio la qualità dei suoi attaccanti ha fatto la differenza, peccato perché meritavamo assolutamente di vincere. Le assenze non possono diventare un alibi, anche perché sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti di chi è sceso in campo e ha dato il massimo. Ho rivisto i vari episodi arbitrali, vedo ancora tantissima confusione sui falli di mano, se il rigore che ci hanno dato a noi fosse stato contro mi sarei arrabbiato non poco. Così non si può andare avanti, lo dico per tutti, non solo per i giocatori, c’è bisogno di fare chiarezza una volta per tutte”.