Il Milan non aveva scelta, doveva vincere contro l’Atletico Madrid per sperare ancora nella qualificazione agli ottavi di Champions League e al Wanda Metropolitano i rossoneri – reduci dalla prima sconfitta in campionato contro la Fiorentina – compiono l’impresa mettendo in riga i Colchoneros di Simeone con il risultato di 0-1. Di certo il Diavolo non è ancora padrone del proprio destino, tra due settimane bisognerà battere il Liverpool – che è già matematicamente primo e magari Klopp potrebbe approfittarne per fare un po’ di turn-over e dare un turno di riposo ai titolari, o per meglio dire una chance a chi finora non ha giocato tanto – e sperare in un pareggio tra la compagine spagnola e il Porto per chiudere in seconda posizione e assicurarsi il passaggio alla fase a eliminazione diretta.
Nell’arco dei novanta minuti il Milan ha sicuramente giocato meglio creando molte più occasioni rispetto ai padroni di casa che non hanno mai messo a dura prova Tatarusanu – e visto quanto accaduto qualche giorno fa al Franchi è stato meglio così – se non in qualche sporadica occasione con De Paul e Lemar. L’ingresso di Ibrahimovic ha dato ancora più carica ai milanisti che attaccano con ancora più cattiveria e convinzione, a tre minuti dal novantesimo Kessié disegna un cross perfetto per l’accorrente Messiah che spicca il volo e di testa batte Oblak: è il lieto fine più bello di un’autentica favola per il brasiliano che a vent’anni faceva il fattorino e oggi vive un sogno a occhi aperti, celebrato come un eroe dai suoi compagni. Qualche anno non giocava neanche in Serie C e adesso fa piangere una delle migliori squadre d’Europa. La scena è tutta per lui.
VIDEO ATLETICO MADRID MILAN 0-1, LE DICHIARAZIONI
Theo Hernandez è il primo a parlare nel post-partita ai microfoni di Sky Sport: “Questa notte bellissima ce la ricorderemo a lungo, non capita tutti i giorni di vincere in casa dell’Atletico Madrid. Lavoriamo tutti i giorni per fare grandi cose in campo, stiamo iniziando a raccogliere i frutti dei sacrifici che compiamo da luglio. Ogni volta che entriamo sul terreno di gioco non pensiamo a quale risultato possiamo cogliere ma solo a dare il massimo ed è con questa mentalità che raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissati”. Franck Kessié è stato l’autore dell’assist per il gol decisivo di Messiah: “Una vittoria speciale, la prima in Champions League, erano anni che sognavamo di tornarci e ci dispiaceva uscire subito, purtroppo non dipende tutto da noi ma ce la metteremo tutta e non ci daremo mai per vinti. Battere l’Atletico Madrid a casa loro ci inorgoglisce ed è un’iniezione di stima incredibile”.
Rispetto a sabato scorso l’espressione di Stefano Pioli è completamente diversa e non poteva essere altrimenti: “Sono felicissimo per i ragazzi che hanno dimostrato di essere forti, maturi e consapevoli dei loro mezzi, oltre che per i tifosi che ci hanno seguito fin qui e vederli sugli spalti del Wanda Metropolitano ci ha dato una grandissima forza. La sconfitta di Firenze non ci aveva tolto nulla, ora dobbiamo sfruttare l’onda di questa vittoria per fare ancora meglio nelle prossime gare. Siamo il Milan e dobbiamo lottare per le primissime posizioni, ricordiamocelo sempre”.
VIDEO ATLETICO MADRID MILAN 0-1, IL TABELLINO
ATLETICO MADRID-MILAN 0-1 (0-0)
ATLETICO MADRID (3-5-2): Oblak; Savic, Giménez, Hermoso (64′ Lodi); Marcos Llorente, Lemar (64′ Correa), Koke, De Paul (77′ Vrsaljko), Carrasco; Luis Suarez (77′ Cunha), Griezmann (81′ Kondogbia). All. Diego Simeone.
MILAN (4-3-3): Tatarusanu; Kalulu (65′ Florenzi), Kjaer, Romagnoli, Theo Hernández; Kessié, Tonali (65′ Bakayoko), Krunic (65′ Messias); Brahim Diaz (78′ Bennacer), Giroud (66′ Ibrahimovic), Saelemaekers. All. Stefano Pioli.
ARBITRO: Slavko Vincic (SVN).
AMMONITI: 27′ Giroud (M), 60′ Marcos Llorente (AM), 67′ Bakayoko (M), 90’+4′ Theo Hernández (M).
RECUPERO: 1′ pt, 4′ st.
MARCATORI: 87′ Messias (M).