È stato diffuso in serata il video in alta definizione dell’attentato di cui è stato vittima nella tarda mattinata di oggi Robert Fico – il premier della Slovacchia – che attualmente versa in condizioni a dir poco critiche, sottoposto ad un lungo intervento chirurgico durato più di tre ore. L’aggressione – come si evince dalle immagini diffuse e che vi riportiamo alla fine di questo articolo – è durata in totale poco più di una manciata di secondi, nei quali si sentono chiaramente i cinque spari (solamente tre sembrano aver attinto al premier Robert Fico) esplosi poco prima della violenta reazione dei bodyguard del premier che, da un lato, l’hanno trascinato verso la macchina blindata e, dall’altro, hanno bloccato immediatamente l’aggressore.
Attualmente sono ancora ignote le ragioni dell’attentato anche se dietro sembra esserci un chiaro movente politico, forse un’antipatia da parte dell’aggressore per il premier Robert Fico: spetterà alle indagini – avviate immediatamente dopo l’arresto del colpevole – ricostruire moventi, dinamiche e ragioni dell’attentatore immortalato in video da quell’unica telecamera che puntava direttamente sulla piccola folla di elettori e fan del premier.
Come sta il premier della Slovacchia Robert Fico: stabile ma grave
Nel frattempo che si cerca di capire le ragioni che stanno dietro all’attentato contro Robert Fico, le condizioni del premier della Slovacchia continuano ad essere critiche, ma in questo momento – almeno stando all’ultimo bollettino emesso dai medici che lo stanno curando, citato dall’emittente locale TA3 e dal Giornale – sembra essere stabile in un coma farmacologicamente indotto. Nel pomeriggio è stato sottoposto ad un lungo intervento al torace, probabile per estrarre i proiettili e interrompere le emorragie che hanno causato, e l’esito dell’intervento “dipenderà dalle sue condizioni fisiche e da quanto il suo corpo potrà sopportare le ferite”.
Completamente opposta, invece, la versione raccontata dal ministro della Difesa Robert Kalinák, secondo il quale Robert Fico si troverebbe ancora sotto i ferri in condizioni “straordinariamente gravi“. Secondo i medici, comunque, al suo arrivo in ospedale il premier era ancora cosciente e riusciva a parlare con delle chiare difficoltà.