Colpo esterno del Sassuolo in casa del Benevento, in un match che ha regalato mille emozioni. La prima occasione del match ce l’ha il Sassuolo con Raspadori che sfrutta un pasticcio tra Barba e Glick e serve Maxime Lopez, che manca però di pochissimo la porta difesa da Montipò. Il Sassuolo sembra riuscire a sfruttare bene gli spazi a disposizione, al 24′ bello stacco di Marlon su cross da calcio d’angolo ma il pallone finisce di poco alto. Al 27′ buona chance per Locatelli che si libera della guardia di Barba ma manca di poco il bersaglio. Il Sassuolo continua a dettare i ritmi del match contro un Benevento che appare troppo timido e ripiegato nella propria metà campo. Al 37′ Montipò deve impegnarsi per neutralizzare un’insidiosa conclusione di Kyriakopoulos, ma prima dell’intervallo i neroverdi riescono comunque a trovare il vantaggio. Autorete di Barba, che trova così l’epilogo di un primo tempo davvero difficile a livello difensivo: gran parte del merito dell’azione è di Boga che semina il panico nella retroguardia sannita e mette nel mezzo un pallone per Raspadori sul quale interviene Barba, che nel tentativo di anticipare l’avversario infila la propria porta per il più classico degli autogol. Il Sassuolo continua ad attaccare anche ad inizio ripresa e dopo 7′ ha subito una grande opportunità per il raddoppio con Boga che non riesce ad infilare il portiere avversario, dopo essersi ritrovato a tu per tu con Montipò. Al quarto d’ora ammonito anche Schiattarella per un fallo su Raspadori, che al 17′ cerca la zampata in area di rigore trovando però la pronta risposta di Montipò. Il Benevento nel finale di match prova a moltiplicare gli sforzi per raddrizzare il risultato, ma il Sassuolo ha occasioni in contropiede, enorme in particolare quella al 42′ con Raspadori che si invola sfruttando un retropassaggio scellerato di Iago Falque, ma a tu per tu con Montipò calcia clamorosamente a lato. E nel recupero per poco i sanniti non puniscono gli emiliani: strepitosa parata di Consigli su Glick, ma il portiere neroverde è addirittura miracoloso il riflesso sulla deviazione di Depaoli, con Consigli che riesce a salvare addirittura in controtempo.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Filippo Inzaghi ritiene una punizione severa la sconfitta per il Benevento: “Quando il portiere della squadra avversaria è il migliore in campo vuol dire che la squadra ha dato tutto quello che avevo. Spiace per il gol preso perché non è da noi. Avevamo preparato la partita per stringere gli spazi a Boga, noi eravamo in quattro e non può passare senza neanche dribblare. Abbiamo preso un gol non da noi, una squadra che vuole salvarsi non deve prendere quel gol. Poi nel secondo tempo la squadra è stata eccezionale, abbiamo avuto cinque o sei tiri pericolosissimi. Consigli con noi è sempre il migliore in campo come all’andata, complimenti a lui. Accettiamo il risultato, abbiamo otto punti di vantaggio a otto giornate dalla fine. E’ tutto nelle nostre mani. Andiamo avanti. Oggi era una partita che un risultato positivo ci avrebbe dato grande slancio. Come dicevo prima, essere a questo punto del campionato con otto punti di vantaggio sul Cagliari, che è sicuramente una squadra forte, però ce li abbiamo, vuol dire che abbiamo fatto bene. Adesso dobbiamo ritornare presto già dalla prossima a fare punti perché la nostra classifica ha bisogno di sette, otto punti per salvarsi“. Felice per il risultato, Roberto De Zerbi chiede più cinismo al suo Sassuolo: “Aver vinto in un campo così difficile è motivo di orgoglio. Arrivare all’ultimo e tenerci i tre punti per una parata strepitosa del nostro portiere era evitabile. Perché se facciamo i gol che dobbiamo fare la partita era chiusa. E questa è la fotografia del Sassuolo. Ne parlavo con un giocatore, il giorno che andrò via penso che questa squadra possa fare di più di quello che ha fatto con me perchè io la vedo forte, bella, completa in tutto. Ci rimane sempre l’amaro in bocca che qualcosa in più poteva essere fatto. E non parlo di classifica perchè l’ottavo posto è un risultato strepitoso, davanti abbiamo squadra fortissime e diverse da noi. Come numero di punti fatti, di gol fatti e subiti. Sembra sempre che possiamo far meglio. Adesso bisogna guardare il Verona che è dietro. Perché il Verona ha meno punti rispetto a quelli che abbiamo noi della settima. Dobbiamo guardarci dietro e vedere cosa succederà. Undici punti sono tanti. Noi giocheremo sempre per vincere ma oggi ci dice che il distacco è elevato“.