È già finita l’avventura in Champions League della Juventus, era dalla stagione 2013-14 che i bianconeri non venivano eliminati ai gironi. All’epoca però si poteva tirare in ballo la sfortuna, questa volta la Vecchia Signora deve prendersela solo con se stessa. Le assenze di Chiesa, Pogba e Di María hanno indubbiamente inciso ma un tempo i giocatori di Allegri avevano un atteggiamento completamente diverso. Se in campionato le cose sono leggermente migliorate come dimostrano le ultime due vittorie di fila, in Europa continuano ad arrivare schiaffoni che fanno male. Dopo aver ammutolito l’Allianz Stadium nella gara d’andata, il Benfica fa la voce grossa anche all’Alvalade, dove il match si sblocca grazie al colpo di testa vincente di António Silva che si fa trovare al posto giusto nel momento giusto sul traversone di Fernandez. Kean, in collaborazione con Vlahović, pareggia subito i conti anche se deve aspettare qualche minuto prima di esultare, visto che il gol del momentaneo uno pari viene inizialmente cancellato dall’assistente di Jovanović per un fuorigioco in realtà inesistente.
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L’ingenuità colossale di Cuadrado, che nel tentativo di contrastare Aursnes allarga troppo il braccio dentro l’area di rigore, fa ripiombare la Juve all’inferno: João Mario dal dischetto non perdona e poco dopo confeziona l’assist per Rafa Silva. Nella ripresa il buco clamoroso di Bonucci spiana la strada al numero 27 di Schmidt che fa doppietta, Gonçalo Ramos e Grimaldo sfiorano la manita. I giovani però suonano la carica: Illing-Junior e Soulè propiziano infatti le reti di Milik e McKennie che accorciano le distanze e fissano il risultato sul 4-3. Ora bisogna difendere almeno il terzo posto nel gruppo H, ma non sarà facile fermare il PSG che si gioca il primato proprio con la compagine lusitana che invece affronterà il Maccabi Haifa, ultimo solamente per un discorso di differenza reti peggiore.
VIDEO BENFICA JUVENTUS 4-3, LE DICHIARAZIONI
Per la prima volta in carriera Massimiliano Allegri fallisce l’obiettivo di qualificarsi agli ottavi di Champions League: “Inaccettabile regalare un rigore agli avversari subito dopo aver fatto l’1-1, per non parlare dell’occasione sciupata da Vlahović prima dell’intervallo e soprattutto del gol preso a inizio ripresa. Ci siamo complicati la vita da soli. Questa eliminazione ci fa molto male, siamo arrabbiati, dispiaciuti ma dobbiamo guardare avanti, ci aspetta il Lecce e in campionato siamo in ritardo rispetto alle altre big, dobbiamo arrivare alla sosta con una striscia positiva. Accettiamo a malincuore il verdetto di Lisbona ma dobbiamo tramutare questa delusione in rabbia agonistica”. Al di là del risultato, per Federico Gatti sarà una serata da ricordare, quella dell’esordio in Champions League: “Sicuramente dispiace perché sull’1 a 1 l’avevamo ripresa, poi il rigore ci ha di nuovo tagliato le gambe. Anche nel finale abbiamo avuto un’ottima reazione. Dobbiamo uscire da questo periodo difficile uniti e compatti, dobbiamo rifarci a Lecce e poi fare risultato anche col PSG. A livello personale sto vivendo una grande esperienza, ora penso alle prossime due partite che non possiamo assolutamente sbagliare”.
VIDEO BENFICA JUVENTUS 4-3, IL TABELLINO
BENFICA-JUVENTUS 4-3 (3-1)
BENFICA (4-2-3-1): Vlachodimos; Bah (81’ Gilberto), António Silva, Otamendi, Grimaldo; Fernandez, Florentino; Rafa Silva (87’ Musa), João Mário (90’+4’ Chiquinho), Aursnes; Gonçalo Romas (87’ Neres). All. Roger Schmidt.
JUVENTUS (3-5-2): Szczęsny; Danilo, Bonucci (60’ Alex Sandro), Gatti; Cuadrado (60’ Miretti), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostić (70’ Iling-Junior); Vlahović (70’ Soulè), Kean (46’ Milik). All. Massimiliano Allegri.
ARBITRO: Srdjan Jovanović (SRB).
AMMONITI: 62’ Danilo (J), 84’ Fernandez (B).
RECUPERO: 3’ pt, 4’ st.
MARCATORI: 17’ António Silva (B), 21’ Kean (J), 28’ rig. João Mário (B), 35’ e 50’ Rafa Silva (B), 77’ Milik (J), 79’ McKennie (J).