Come si può notare nel video con gli highlights e i gol di Cagliari Atalanta 0-1, la squadra di Gasperini ha dimostrato di saper vincere (non senza soffrire, va detto) anche con le seconde linee: i tanti impegni ravvicinati costringono il tecnico dei bergamaschi a far rifiatare i big con Ilicic, Papu Gomez, Zapata, Gosens e Toloi che si accomodano in panchina per poi entrare nella ripresa, mentre Freuler e Djimsiti si prendono una giornata di riposo ammirando i loro compagni da una posizione privilegiata. Nonostante la sconfitta, i casteddu di Zenga possono uscire dalla Sardegna Arena a testa alta: i padroni di casa erano anche riusciti a sbloccare la contesa con una grandissima giocata di Simeone, ma il VAR non fa sconti e punisce l’iniziale tocco di mano dell’attaccante argentino, l’on field review inchioda il figlio del Cholo che protesta ma deve farsene una ragione. Dopo aver colpito un palo su azione, Muriel la sblocca su calcio di rigore provocato da Carboni che frana su Malinovskyi: il giovane difensore, già ammonito, si vede sventolare il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Avanti di un gol e con l’uomo in più, gli orobici potrebbero dilagare ma non è facile segnarne sette anche con le riserve, con tutto il rispetto per gente come Sutalo e Tameze che nel finale rischia di combinarla grossa mettendo in difficoltà che deve prendersi un bel rischio in uscita per anticipare l’accorrente Joao Pedro. Se poi ci si mette la sfortuna con il legno colpito da Hateboer a inizio ripresa, ecco che tutto diventa più difficile. Ma ormai l’Atalanta è a pieno titolo una grande squadra, che non ha bisogno di demolire l’avversario per strappare i tre punti, quello contro la Juventus sarà un’esame di maturità che precede il master universitario in Champions League.
LE DICHIARAZIONI
L’analisi di Gian Piero Gasperini ai microfoni di Sky Sport: “Abbiamo tenuto aperta una partita che dovevamo chiudere molto prima, in superiorità numerica non siamo stati più lucidi e ci siamo trascinati stancamente fino al novantesimo, di sicuro non è stata la nostra miglior prestazione. L’anno scorso siamo arrivati terzi, proveremo ad arrivare secondi anche se la vedo molto dura, e poi abbiamo altro a cui pensare. Innanzitutto dobbiamo raggiungere la qualificazione aritmetica alla prossima Champions League e poi ad agosto ci aspetta un altro tour de force, non possiamo disperdere le energie”. Luis Muriel è diventato il nuovo capocannoniere dell’Atalanta con sedici gol in campionato: “Puntiamo in alto, è inutile negarlo. Siamo a un solo punto dell’Inter, purtroppo la Juve resta irraggiungibile altrimenti chissà… Il nostro obiettivo primario resta la Champions, ma non vogliamo accontentarci del quarto posto, ormai siamo abituati a stare in alto”. Walter Zenga è consapevole che il suo Cagliari non ha di certo sfigurato contro la squadra più in forma del campionato: “Al di là del risultato è stata la nostra miglior prestazione, abbiamo affrontato una corazzata che ha segnato 83 gol e che si permette di tenere in panchina Papu Gomez, Ilicic e Zapata, ma di che stiamo parlando? Siamo stati bravi a tenere botta, è normale concedere qualcosa in novanta minuti all’Atalanta perché non le puoi tappare tutte le fonti di gioco. Il nostro unico rammarico resta la rete annullata a Simeone, questo regolamento è davvero assurdo. Ci siamo rimasti male perché Giovanni aveva fatto una cosa bellissima, peccato venga cancellata da una norma insensata. I tanti rigori? Giocare ogni tre giorni richiede uno sforzo mentale notevole e non tutte le squadre sono abituate, per cui è normale vedere più falli anche dentro l’area. Carboni ha fatto un errore ed è giusto così, è giovane e deve sbagliare, altrimenti non crescerà mai”.