L’immagine del presidente Guarascio che abbandona il Sinigaglia dopo il 5-1 del Como a un quarto d’ora dal novnantesimo parla da sola: il Cosenza – orfano di Zárate che sarà KO per il resto della stagione a causa della rottura del crociato – sta vivendo un momento drammatico, il primo a farne le spese potrebbe essere l’allenatore Viali che con il suo arrivo non è riuscito a invertire la tendenza, anzi il rendimento dei silani con lui è addirittura peggiorato. In questo momento la compagine calabrese occupa l’ultimo posto nella classifica del campionato di Serie B, di questo passo anche la zona play-out rischia di diventare una chimera visto che davanti hanno cominciato a correre, in particolare Venezia e Perugia (reduce comunque dal KO in casa del Pisa). I lariani ritrovano il sorriso e si tirano fuori dalla zona play-out, per il momento: a dodici giornate dalla fine della regular season mancano ancora diversi punti per la salvezza diretta, Longo e i suoi ragazzi devono mettersi in testa che da qui a maggio ogni partita sarà cruciale e qualsiasi passo falso può complicare enormemente i loro piani.



Como-Cosenza è stata una partita caratterizzata da parecchi episodi, in primis l’ennesimo infortunio di Baselli che si fa male in uno scontro con Brescianini. La torsione innaturale della gamba destra gli impedisce di continuare, entra Iovine che contribuirà comunque a dare qualità e sostanza al centrocampo dei lariani. Che sbloccano la contesa poco prima del quarto d’ora con l’incornata vincente di Gabrielloni che sul calcio d’angolo di Fabregas anticipa tutti e porta avanti i padroni di casa. Marras illude i silani con un gran sinistro che va a infilarsi sotto l’incrocio dei pali dove Gomis non può arrivarci mai nella vita. Per l’appunto, però, si tratta di un fuoco di paglia, nel recupero del primo tempo Väisänen allarga troppo il braccio e tocca il pallone con la mano all’interno dell’area di rigore. Il check del VAR inchioda il difensore finlandese, l’arbitro Gualtieri indica il dischetto e dagli undici metri Cutrone vince il duello con Micai. Nella ripresa l’undici di Longo trova subito il tris con l’autogol di D’Orazio che spiazza il suo portiere nel maldestro tentativo di deviare la conclusione di Edoardo Pierozzi (mentre suo fratello gemello Niccolò segnava a Reggio Calabria). Delić e Väisänen potrebbero riaprire il match ma sbagliano clamorosamente a mezzo metro da Gomis, Ioannou e ancora Gabrielloni (doppietta per lui) invece non perdonano sugli assist di Mancuso e chiudono ermeticamente la cassaforte con dentro i tre punti.



VIDEO COMO COSENZA 5-1, IL TABELLINO

COMO-COSENZA 5-1 (2-1)

COMO (3-4-1-2): Gomis; Odenthal, Scaglia, Binks; E. Pierozzi (75’ Faragò), Baselli (11’ Iovine), Bellemo, Parigini (67’ Ioannou); Fabregas (67’ Arrigoni); Cutrone (66’ Mancuso), Gabrielloni. All. Moreno Longo.

COSENZA (3-4-2-1): Micai; Venturi (59’ Rispoli), Rigione, Väisänen; Marras (80’ Agostinelli), Calò, Brescianini, D’Orazio; Nasti (80’ Zilli), Cortinovis (59’ D’Urso); Delić (58’ Finotto). All. William Viali.

ARBITRO: Matteo Gualtieri (Sez. di Asti).

AMMONITI: 29’ Nasti (Cos), 30’ Brescianini (Cos), 69’ Ioannou (Com).



RECUPERO: 3’ pt, 3’ st.

MARCATORI: 13’ e 76’ Gabrielloni (Com), 26’ Marras (Cos), 45’+3’ rig. Cutrone (Com), 46’ aut. D’Orazio (Com), 71’ Ioannou (Com).

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