Il video con i gol e gli highlights di Cosenza Trapani 2-2 è sconsigliato ai deboli di cuore: lo scontro diretto per la salvezza, praticamente uno spareggio, ha riservato una valanga di emozioni non solo ai tifosi delle due squadre ma anche ai semplici appassionati, vista la posta in palio. Chi vinceva avrebbe fatto un bel balzo in avanti verso la zona play-out, viceversa chi perdeva avrebbe rischiato di colare a picco. Alla fine è arrivato un pareggio rocambolesco in quel del San Vito con i padroni di casa e gli ospiti che si devono solo mangiare le mani per le occasioni sprecate nell’arco dei novanta minuti. Perché è vero che i silani hanno rimontato due gol agli avversari, che si erano portati sul 2 a 0 grazie ai gol di Taugourdeau (su calcio di rigore provocato da Schiavi) e Dalmonte, pareggiando i conti a tempo quasi scaduto con la zampata di Raul Asencio quando avevamo superato il novantesimo da ben cinque minuti (in precedenza era stato Baez ad accorciare le distanze, poco prima dell’intervallo). Ma a loro volta gli uomini di Occhiuzzi avevano sbagliato un tiro dagli undici metri con Bruccini che si era fatto ipnotizzare quando eravamo ancora sullo 0-0. Di certo Castori negli spogliatoi, dopo il triplice fischio di Serra, gliene avrà dette di tutti i colori ai suoi per non aver saputo difendere il doppio vantaggio e farsi raggiungere da una diretta rivale nella lotta per non retrocedere. In particolare non avrà passato un bel quarto d’ora Pagliarulo, che si è fatto ammonire due volte lasciando la sua squadra in dieci nel momento più delicato del match. Il difensore centrale avrà comunque modo di farsi perdonare nelle ultime sette partite che restano da disputare, anche se la montagna da scalare presenta pendenze da Zoncolan, mentre il Cosenza deve comunque scollinare il Pordoi.
LE DICHIARAZIONI
Raul Asencio può essere considerato dai silani il salvatore della patria per aver segnato al 95’ il gol che ha permesso al Cosenza di riacciuffare il Trapani nello scontro diretto e di nutrire ancora qualche speranza per la salvezza: “Era importante non perdere ma volevamo i tre punti perché anche stasera abbiamo giocato molto bene, peccato per il rigore sbagliato, senza quell’errore dal dischetto probabilmente avremmo vinto noi. Gli episodi nascono da errori nostri, quindi se eravamo sotto di due gol è solo colpa nostra, se sbagli l’avversario ne approfitta com’è giusto che sia. Dobbiamo dimostrare che siamo una grande squadra e che meritiamo una posizione migliore di quella attuale. Conosco il mister da qualche mese e so che è un uomo di calcio, prepara le partite nel minimo dettaglio e non lascia nulla al caso. Mi spiace solo di non essermi fatto trovare pronto, quando stai fermo per tre mesi non è facile ritrovare subito una buona condizione e sinceramente sto faticando non poco a riprendere i ritmi che avevamo fino a febbraio. Io e Rivière siamo una bella coppia, solo che quando è entrato in campo lui ho cominciato ad avere i crampi… Con l’Ascoli sarà un’altra finale, non possiamo assolutamente sbagliare. Il mio futuro? Se non pensassi alla Serie A tanto varrebbe smettere a 22 anni”.
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