Il Bologna ribalta il Crotone passando da 2-0 a 2-3 e infligge una sconfitta che ha il sapore di una condanna in chiave salvezza. E’ il Bologna ad andare per primo vicino al gol con Rodrigo Palacio, che impatta su un cross teso di Barrow trovando però la pronta risposta di Cordaz, che si distende a deviare in angolo. Decisamente più pericoloso è invece Simy al 19′, servito da Messias l’attacca lascia partire un diagonale che esce d’un soffio attraversando lo specchio della porta. A sbloccare il risultato ci ha pensato Messias al 33′, con una gran botta su punizione che passa in mezzo a una selva di gambe che disorientano Skorupski, che non può arrivare sulla conclusione. Al 39′ sugli sviluppi di un corner per i padroni di casa trattenuta di Soumaoro (ammonito nell’occasione) ai danni di Di Carmine: è il VAR a rilevare il fallo da rigore e ad assegnare il penalty che Simy trasforma piazzando il pallone a fil di palo.
Il secondo tempo riparte con due cambi per il Bologna, con Orsolini e Svanberg che lasciano spazio a Skov Olsen e Schouten. Al 9′ conclusione a girare di Dominguez da posizione interessante ma il pallone non inquadra la porta, risponde al 10′ il Crotone con Messias che impegna severamente Skorupski. Pericoloso Palacio al 16′ con una rasoiata che finisce sull’esterno della rete, quindi al 18′ il Bologna riesce ad accorciare le distanze grazie a Soumaoro, la squadra di Mihajlovic ci crede e al 21′ Schouten va vicino al pari, con la pressione offensiva degli ospiti che cresce di minuto in minuto. A pareggiare ci ha pensato Schouten al 27′, con una splendida conclusione dal limite dell’area avversaria che si è insaccata sotto l’incrocio dei pali della porta difesa da Cordaz. Saltano gli schemi e fioccano le occasioni da gol, Skorupski nega a Messias il nuovo vantaggio per il Crotone, poi chance per il Bologna prima con Sansone e poi con Skov Olsen. Ma al 39′ è proprio Skov Olsen a realizzare il 2-3, al culmine di una grande azione corale e ribadendo in rete una respinta di Cordaz su conclusione di Palacio. Finale palpitante con lo stesso Skov Olsen che si divora il poker, poi al 93′ segna il Crotone ma Riviere è in netta posizione di fuorigioco e i 3 punti sono della squadra allenata da Sinisa Mihajlovic.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Per Serse Cosmi non c’è bisogno di nascondere quanto questo ko sia stato pesante per il Crotone: “E’ stata una grande delusione ma non solo per me. Per la città e per i tifosi. Non stiamo vivendo una situazione normale e livello psicologico. Le sconfitte per noi sono terribilmente più feroci. Per noi andare in vantaggio di due gol è un’impresa e vedere vanificato immeritatamente tutto è un dolore durissimo da sopportare. Ti vengono in testa mille pensieri però il tuo ruolo e la tua forza deve essere di somatizzare, andare avanti e di onorare la maglia. Non a slogan ma i tifosi hanno chiesto una squadra in grado di stare dentro le partite e combatterle fino all’ultimo. Questo faremo da qui fino a fine campionato.Al di là che siamo andati sopra di due gol, come anche, giocando un primo tempo perfetto. Il risultato era strameritato. Anzi, ci sono state situazioni per poter arrotondare quel risultato che era importantissimo e da gestire in maniera diversa. Il secondo tempo è tutto nel primo pallone giocato e consegnato in maniera banale agli avversari. Si è visto che siamo entrati in campo non con superficialità ma con rilassatezza e con la convinzione che sarebbe bastato fare le stesse cose del primo tempo.” Sinisa Mihajlovic ovviamente elogia la reazione del Bologna dopo il brutto primo tempo: “Nel primo tempo abbiamo fatto schifo. Nel secondo tempo abbiamo cambiato modulo, abbiamo messo in campo altri giocatori e ai ragazzi ho detto che se fossimo riusciti a far gol e a non prenderlo la partita non l’avremmo persa e potevamo anche vincerla. E così è stato. I ragazzi quanto hanno fatto schifo nel primo tempo nel secondo tempo hanno fatto bene. Sono stati bravi a recuperare da 0-2 a 3-2 e avere altre tre o quattro occasioni per rendere il risultato ancora più rotondo. E’ merito dei ragazzi ma non possiamo avere questi alti e bassi. E’ una questione di testa e mentalità. In settimana ho battuto sull’atteggiamento e su quello che ci avrebbe aspettato qua. E’ vero che abbiamo preso due gol su un cross e un rigore ma non abbiamo creato nulla nel primo tempo. Poca cattiveria e poca responsabilità. Nel secondo tempo il cambio di modulo e soprattutto i ragazzi che sono entrati hanno fatto la differenza e questo mi fa piacere perché a calcio si gioca in 23“.