La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con le ipotesi di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio dopo la video inchiesta giornalistica di Fanpage sulla campagna elettorale di Fratelli d’Italia, a sostegno della candidata Chiara Valcepina, per le amministrative di Milano. Il lavoro della testata giornalistica è stato mostrato in anteprima ieri sera a Piazzapulita su La7 e uno dei protagonisti, l’europarlamentare e capodelegazione FdI Carlo Fidanza si è autosospeso dal partito di Giorgia Meloni. Oltre al presunto finanziamento illecito e al riciclaggio, uno degli elementi problematici dal punto di vista dell’opinione pubblica per Fratelli d’Italia è anche il riferimento all’ideologia di estrema destra.



L’inchiesta della Procura nasce dall’esposto presentato questa mattina da Europa Verde, a firma di Angelo Bonelli (presente ieri a Piazzapulita, ma per parlare di automobile elettrica) ed Eleonora Evi, i due co-portavoce del partito ambientalista. “Quanto riportato nel servizio se fosse confermato prefigurerebbe i reati di riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti”, si legge nel testo della lettera-denuncia di Europa Verde-Verdi indirizzata al procuratore capo di Milano Francesco Greco: “Le chiediamo pertanto di valutare con urgenza l’opportunità di aprire un’indagine per accertare se nei fatti descritti dal video inchiesta siano stati commessi reati e conseguentemente di adottare i provvedimenti di legge”.



PROCURA APRE INCHIESTA DOPO VIDEO FANPAGE SU FDI: FIDANZA SI AUTOSOSPENDE

La video inchiesta di Fanpage su Fratelli d’Italia ha un girato di oltre 100 ore e la procura è intenzionata ad acquisire tutto il materiale. Oltre al riciclaggio e al finanziamento illecito, secondo indiscrezioni ci potrebbe essere un altro profilo su cui indagano i magistrati milanesi, ovvero l’apologia di fascismo, in riferimento ad alcune frasi e gesti mostrati nel video anche da Carlo Fidanza, che dopo essersi autosospeso ha detto: «Ritengo opportuno autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali».



Sul giornalista Paolo Berizzi, sotto scorta per minacce da parte di esponenti di estrema destra e deriso nella video inchiesta, Fidanza ha detto: «Ho avuto più volte occasione di polemizzare con Paolo Berizzi per alcune sue campagne di stampa (da qui l’ironia mostrata nel video), ma naturalmente giudico inaccettabile che un giornalista debba vivere sotto scorta per le minacce ricevute e per questo, pur nella irrinunciabile diversità di opinioni politiche, gli esprimo la mia solidarietà sincera».