VIDEO FEYENOORD LAZIO 3-1
La Lazio subisce a Rotterdam la prima sconfitta stagionale in Champions League. Dopo soli 3 minuti, il primo tentativo di rete appartiene al Feyenoord con Paixao, ma il portiere Provedel respinge il tiro. All’8′ Marusic blocca un tentativo di Timber. L’inizio è molto aggressivo da parte degli olandesi, e al 10′, Gimenez ha un’ottima occasione, ma la sua testata su cross di Paixao sfiora appena il bersaglio. La Lazio cerca di alzare il ritmo del gioco, ma le iniziative dei giocatori di Sarri si arenano spesso ai sedici metri avversari. Al 25′, il Feyenoord sembra segnare, ma il gol viene annullato: Stengs serve Gimenez, ma l’attaccante messicano è in fuorigioco, come rilevato dal VAR. Al 32′, gli olandesi passano comunque in vantaggio: un errore di Casale regala il pallone a Wieffer, che serve Gimenez, il quale supera ancora Casale e batte Provedel. Al 34′, Luis Alberto ha una buona opportunità, ma il suo colpo di testa non inquieta Bijlow. Poco dopo, un tentativo di Zerrouki sfiora il bersaglio. Prima dell’intervallo, Gimenez viene ammonito, ma al 47′ il Feyenoord segna il secondo gol: Zerrouki trova spazio e batte Provedel per il 2-0.
Nel secondo tempo, la Lazio fa due sostituzioni, inserendo Lazzari e Guendouzi al posto di Hysaj e Rovella. Nel Feyenoord, Lopez sostituisce Nieuwkoop. Tuttavia, Lopez viene ammonito al 49′ per un fallo su Zaccagni. Al 7′, Paixao ha un’opportunità ma calcia sopra la traversa. Subito dopo, Geertruida lancia Gimenez, ma il suo tiro è fuori misura. Al 10′, Sarri fa entrare Castellanos al posto di Immobile, ma al 12′, l’argentino spreca una grande occasione, tirando alto su una rete aperta, anche se l’azione era probabilmente viziata da un fuorigioco di Zaccagni. Viene mostrato un cartellino giallo a Hartman, Romagnoli e Vecino, con Hartman che si avvicina nuovamente al terzo gol, ma Marusic salva. La Lazio continua a rischiare sugli attacchi avversari. Pedro sostituisce Felipe Anderson, ma al 29′, il Feyenoord segna il terzo gol. Gimenez completa la sua doppietta con un tap-in vincente dopo una grande parata di Provedel su Timber. Quindi, Castellanos guadagna un rigore che Pedro trasforma per il 3-1. Nel finale, la Lazio ha due opportunità: un colpo di testa di Castellanos sfiora il bersaglio, e Bijlow effettua un grande intervento su un colpo di testa di Romagnoli nel recupero. Tuttavia, è troppo poco e troppo tardi per la Lazio in questa partita.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Arne Slot ha visto un Feyenoord quasi perfetto: “Un centimetro di fuorigioco nel primo gol ma mi è piaciuto tutto. Lucidi, cattivi nella costruzione, anche senza palla. Siamo riusciti a pressare e l’unico tiro è stato di Luis Alberto. Nel secondo tempo il ritmo si è abbassato e per 15 minuti abbiamo scelto di lasciar pressare soltanto Gimenez. Ma anche in questi 15 minuti non abbiamo concesso niente e abbiamo avuto le nostre occasioni. L’ultima fase della partita però non è stata la nostra migliore fase di gioco. Adesso non devo esultare o abbracciare tutti ma si può accettare un complimento. Hai la sensazione di andare in vantaggio, poi ti viene annullato il gol ma abbiamo continuato a giocare così e poi il gol è arrivato. Il nostro pubblico ci ha aiutato molto“.
Maurizio Sarri si aspettava una Lazio meno remissiva: “In questa manifestazione siamo con l’acqua alla gola, o diamo il 101 per cento o facciamo fatica a starci. Ora abbiamo due partite in casa, dobbiamo cercare di sfruttarle più possibile e vediamo con che classifica arriviamo all’ultima. La strada ancora lunga, speriamo di riuscire a risistemarla, ma se l’atteggiamento è questo non ce la facciamo. È chiaro che in un girone di sei partite quando ne perdi una la situazione inizia a diventare problematica. Quando abbiamo preso il primo gol era nell’aria e ci poteva anche stare, quando abbiamo preso il secondo era un momento della partita in cui non ci stava: potevamo chiudere il primo tempo sull’1-0. Alla fine il computo delle palle gol è 6-5 per loro, non così distante. Ma il primo tempo non mi è piaciuto per questa remissività nei confronti di una squadra aggressiva che però ci aspettavamo. Il timore a giocare la palla: contro squadre così aggressive se metti tre passaggi in fila poi puoi trovare spazi enormi. Speravo in un atteggiamento di molta più personalità“.
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