Nel posticipo della decima giornata di Serie A, Fiorentina e Genoa accendono con un finale incredibile una sfida avara di emozioni. Accade poco nel primo tempo, Grifoni attenti con Sturaro al 9′ bravo a chiudere su Ribery. Al 17′ incursione di Sturaro che va alla conclusione, smorzata da Milenkovic e che finisce tra le braccia di Dragowski. Tegola per il Genoa al 34′ con Zapata che non ce la fa a proseguire, infortunato. Problema alla coscia destra per il centrale rossoblu che viene sostituito da Ghiglione. Al 40′ incursione di Vlahovic che si inserisce tra Goldaniga e Marchetti, il colpo di testa però non centra il bersaglio. Al 42′ sostituzione forzata anche per la Fiorentina, deve dare forfait Castrovilli per problemi fisici, entra Bonaventura al suo posto. Nella ripresa al Genoa non riesce ad uscire dalla sua metà campo pur cercando spazi per le ripartenze: in più al 16′ Marchetti lamenta un problema muscolare e deve cedere la porta al vice Paleari. Poi la partita cambia completamente passo: al 26′ gol della Fiorentina con Bonaventura che sfrutta una sponda di Vlahovic, ma un fallo dello stesso Bonaventura su Lerager porta il VAR ad annullare l’azione. Gol annullato anche al Genoa al 43′, con Destro che devia una conclusione di Pjaca, ma lo fa solo in posizione di fuorigioco. Al 44′ però il Genoa passa davvero: brutta palla persa da Borja Valero, Destro avanza e serve Pjaca che brucia Milenkovic, piazzando il pallone alle spalle di Dragowski. 6′ di recupero che si prolunga di quasi 2′ e al 98′ la Fiorentina trova il più incredibile dei pareggi: su cross di Biraghi mischia furibonda in area genoana, Paleari si oppone a Eysseric, Pellegrini salva sulla linea su Milenkovic ma la ribattuta del serbo è vincente: finisce 1-1 al Franchi.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Per Cesare Prandelli, la Fiorentina potrebbe trovare la svolta dalla botta di adrenalina ricevuta col pari al 98′: “Il vento è cambiato, nel secondo tempo ho visto una Fiorentina efficace, che ha creato e che è stata un po’ sfortunata. Sono qui da 2-3 settimane, non posso fare miracoli. Nel primo tempo eravamo lenti ad impostare ma siamo stati equilibrati e non abbiamo avuto preoccupazioni se non per le palle lunghe sulle punte. Per come lavoriamo, è come una vittoria. Ribery sta lavorando bene, deve fare meglio sui tagli e su un gioco corale: è abituato a determinare da solo, e spesso lo fa, ma nelle ultime partite l’hanno sempre raddoppiato, gli servono spazi per poter incidere. La classifica pesa parecchio. Se ti aspetti di essere in zone alte, devi metterti in testa di lavorare con umiltà e in maniera diversa. Senza idee di gioco precise è tutto complicato. Dobbiamo lavorare, chiaro, ma per atteggiamento e attaccamento abbiamo dimostrato di essere da Fiorentina“. Amareggiato Rolando Maran per l’occasione sfumata per il Genoa: “La vittoria in una partita così complicata sarebbe stata straordinaria, e resta l’amarezza perché hai avuto l’occasione per chiuderla e perché la vedi svanire un minuto e venti dopo il recupero… Sappiamo che c’è da fare qualcosa in più, negli episodi non siamo aiutati dalla buona sorte. Abbiamo visto svanire il successo nel momento in cui andavamo meglio, visto che abbiamo finito in crescendo. Per il resto eravamo in controllo, e dispiace perché al di là dei punti avevamo bisogno di una soddisfazione che con l’atteggiamento siamo andati a cercare. Forse anche troppo generosi: nel finale i due centrali sono andati a scontrarsi perché tutti e due sono andati sul pallone. Il momento impone lucidità e nessun errore“.