Riesce il colpo salvezza alla Fiorentina e non il colpo Champions alla Lazio: è questo il verdetto del match del Franchi in cui Dusan Vlahovic è stato il grande protagonista. Dopo 5′ ammonito Venuti per una “sbracciata” su Radu, quindi all’8′ grande passaggio in profondità di Ribery per Vlahovic che viene fermato però da uno splendido intervento difensivo in “estirada” di Marusic. Al 10′ Castrovilli cerca il primo palo ma Reina non si lascia sorprendere, all’11’ la Lazio risponde con una splendida apertura di Radu per la sponda aerea sul secondo palo di Milinkovic-Savic, Correa gira a rete da due passi ma trova l’intervento miracoloso di Dragowski. Al 26′ gran palla in profondità di Radu per Immobile che in diagonale supera Dragowski ma vede il pallone infrangersi sul palo, ma l’attaccante laziale si trovava in posizione di fuorigioco. Al 28′ primo ammonito anche nella Lazio con Acerbi sanzionato per una spinta su Vlahovic, che al 32′ sblocca il risultato: sbaglia proprio Acerbi che non lascia scorrere un pallone lungo la linea laterale ma lo restituisce alla Fiorentina, Castrovilli lo gestisce e serve Biraghi che affonda e vede il croato che, da due passi, non lascia scampo a Reina e firma l’1-0 per i viola. il primo tempo si chiude con Milinkovic-Savic soccorso per un’abbondante emorragia al naso dopo uno sconto aereo con Pulgar, setto nasale fratturato per il serbo.
Il secondo tempo parte senza cambi e con un insistito possesso palla della Lazio, che non trova però sbocchi con la Fiorentina ben disposta difensivamente. Al 20′ Castrovilli innesca Vlahovic che con un potente sinistro impegna severamente Reina, nel finale di partita Simone Inzaghi butta dentro anche Muriqi e Akpa Akpro al posto di Luis Alberto e Radu, il kosovaro prova con un colpo di testa ma senza fortuna, con Dragowski che neutralizza la traiettoria centrale. Al 44′ però è Vlahovic a trovare il colpo del ko, sovrastando Luiz Felipe e non lasciando scampo a Reina di testa. E’ il definitivo 2-0.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Beppe Iachini esalta il carattere della Fiorentina: “Col presidente c’è un ottimo rapporto, serve pazienza ma resto convinto che con continuità su questo gruppo avremmo potuto fare un campionato diverso. Sono rientrato poche settimane fa, con la squadra ansiosa e la pressione della classifica. Dovevamo rimetterci a lavorare e sistemare certi aspetti. Resto convinto che questo percorso poteva essere gestito con più tranquillità: sono tornato perché sono affezionato al presidente per la stima e alla piazza perché mi ha sempre voluto bene, ma anche per i giocatori, con cui ho legato dopo il Covid. Grande partita della squadra, siamo stati bravi e attenti a non concedere niente. Guardiamo alla grande prestazione fatta con spirito, mentalità e organizzazione. Coi ragazzi c’è stima, niente da dire, una grande partita di tutti. Vlahovic e Ribery hanno legato e sono stati bravi a giocare in profondità. Ho visto una partita da gruppo vero. Dusan sta facendo gol, nelle ultime cinque partite ne abbiamo segnati 11: creiamo tantissimo, la squadra è in crescita. Vlahovic ha vent’anni, è umile e ha voglia di lavorare: gli chiedo di rimanere sempre coi piedi per terra, con le qualità che ha potrà arrivare lontano“. Simone Inzaghi vede ormai la Champions lontana per la Lazio: “Gli episodi oggi sono stati determinanti, penso all’occasione di Correa. Sbloccando il risultato sarebbe stata una partita diversa. Poi nel secondo tempo non si è più giocato, sono entrate in campo 7-8 barelle. Matematicamente non è finita per la Champions. Nel girone d’andata abbiamo perso tanti punti per il Covid e per un girone di Champions impegnativo. Siamo contenti che saremo ancora in Europa per il quinto anno consecutivo, dispiace per il primo tempo di oggi perché non meritavamo di chiudere in svantaggio. Oggi sugli esterni avevamo qualche problema, Lazzari stanotte aveva 38 di febbre e ha stretto i denti, avremo qualche assenza per squalifica mercoledì. Avremo tante partite in pochi giorni, ma andiamo avanti a testa alta perché anche quest’anno abbiamo fatto una grandissima stagione. Abbiamo speso tante energie mentali, abbiamo fatto un grande girone e abbiamo speso tanto. La matematica non ci condanna, dobbiamo andare avanti analizzando partita dopo partita. Oggi non meritavamo di chiudere il primo tempo sotto di un gol”.