Sarebbero passati appena tre minuti da quando il grattacielo di Milano è stato avvolto dal fumo a quando si è trasformato in una vera e propria torcia. È quanto rende noto RaiNews parlando dell’incendio che si è scatenato la scorsa domenica pomeriggio in via Antonini a Milano, quando in pochissimi istanti il palazzo è stato travolto dalle fiamme che lo hanno letteralmente divorato con pezzi incandescenti della struttura che si sono rapidamente staccati e caduti verso il basso. A far comprendere meglio come si sia sviluppato il rogo spaventoso sono ora i video realizzati da alcuni dei residenti della zone ed attualmente finiti agli atti della procura di Milano.
In seguito agli accertamenti condotto dai vigili del fuoco si sarebbe giunti anche alla ditta che avrebbe realizzato i pannelli di rivestimento esterno del grattacielo inghiottito dalle fiamme. Si tratta della Aza Aghito Zambonini di Fiorenzuola (Piacenza). Dal momento in cui si è sviluppato il rogo, si presume in un appartamento al 15esimo piano, a quando il palazzo è stato avvolto dalle fiamme sarebbe passato in tutto circa un quarto d’ora. Un tempo spaventosamente breve che non ha lasciato scampo, fortunatamente senza però seminare vittime.
Video incendio grattacielo Milano: tutte le analisi in corso
Nei nuovi video sull’incendio che ha interessato il grattacielo di Milano e raccolti dagli inquirenti è possibile vedere la Torre completamente avvolta dal fumo e successivamente trasformarsi in una torcia rovente. Dalle prime analisi è trapelato che a propagare il rogo con grande rapidità sarebbe stato il cosiddetto “effetto camino” dovuto allo spazio di aria che stava tra il ‘cappotto termico’ di rivestimento esterno e la struttura principale dell’edificio.
Secondo gli inquilini, i pannelli del rivestimento avrebbero rapidamente preso fuoco bruciando “come cartone”. I vigili del fuoco starebbero attualmente verificando il materiale impiegato dalla ditta ed usato per i pannelli: occorre comprendere se sia indicato o meno per tale uso. Analisi in corso, inoltre, anche sul funzionamento dei sistemi antincendio dal momento che pare che non si sia attivato l’allarme e che le bocchette dell’impianto idrico non funzionassero in molti piani.