Cosa è successo all’autobus di Mestre precipitato nel vuoto e che ha causato la morte di 21 persone? Al momento chi preposto sta indagando per ricostruire l’accaduto ma secondo le ultime novità sarebbe emerso un video che mostrerebbe gli ultimi atti prima del volo dell’autobus, molto probabilmente una telecamere di sicurezza montata sul cavalcavia. Secondo quanto emerso, così come si legge sul Corriere della Sera, dal filmato si vedrebbe una manovra ritenuta “strana” da parte del conducente, ma anche una mossa definita «eccessiva» o «impropria».
La stessa impressione, come riferisce Open, l’avrebbe avuta anche un automobilista che si trovava subito dietro il bus prima della tragedia. “Nessuno sa ancora esattamente cosa sia successo, quello che sappiamo è che c’era una telecamera fissa sul cavalcavia. Da quel che ho visto delle immagini, per quel poco che si può vedere, si vede il bus arrivare a meno di 50 km/h, si vedono gli stop che si accendono, quindi avrebbe frenato. Poi si vede che il mezzo si ‘appoggia’ al guardrail, si ribalta e cade giù”. Questo quanto fatto sapere all’agenzia LaPresse da Massimo Fiorese, amministratore delegato dell’azienda La Linea Spa, la società di proprietà del bus.
INCIDENTE AUTOBUS MESTRE, FIORESE: “NON HA PRESO FUOCO”
“Specifico – ha proseguito – che l’autobus non ha preso fuoco, ha fatto solo qualche fiammella. Essendo elettrico, se avesse preso completamente fuoco sarebbe stata una tragedia anche peggiore”. Fra le ipotesi più accreditate vi è quella del malore, ma potrebbe non coincidere con il fatto che Alberto Rizotto, l’esperto autista 40enne originario di Treviso, abbia frenato.
Solitamente chi sta male alla guida, magari per via di un infarto, risulta essere inerme, senza riuscire ad intervenire su freno o volante. Cosa è successo quindi? Fiorese ha parlato anche con il Corriere della Sera, specificato: «Il bus è quasi fermo quando sfonda il guardrail. Penso che l’autista abbia avuto un malore, perché altrimenti non me lo spiego. Nel video si vede che il bus è quasi fermo, il guardrail è fino, non è di quelli più moderni e più strutturati, e l’autobus pesava tanto perché era di quelli elettrici. L’impatto è stato fatale».