L’Inter si butta via in una partita incredibile, in cui è stata sul punto di prendere il largo in superiorità numerica per poi subire la più incredibile delle rimonte. Meriti grandissimi del Bologna di Sinisa Mihajlovic, sicuramente, ma i nerazzurri ci hanno messo del loro eccome. Forcing interista nei primi minuti di gioco, a sbloccare la situazione ci pensa Romelu Lukaku al 22′, che gira a rete una conclusione di Lautaro Martinez che si era stampata sul palo. Per mezz’ora l’Inter è padrona del campo, ma poco dopo la mezz’ora Orsolini scappa via alla difesa avversaria e conclude addosso al portiere a tu per tu con Handanovic. E’ un primo campanello d’allarme per l’Inter che viene ribadito a inizio ripresa, quando una rasoiata di Barrow si stampa sul palo. Al 12′ del secondo tempo però il Bologna resta in dieci uomini a causa dell’espulsione di Soriano, reo di aver detto una parola di troppo all’arbitro. Al 17′ trattenuta di Dijks su Candreva e calcio di rigore per l’Inter: Lautaro ha sui piedi la palla del match point ma Skorupski si supera, sulla conclusione dell’argentino e sulla ribattuta di Gagliardini. Inizia un’altra partita, il Bologna ci crede e pareggia con Juwara, col giovane che scarica a rete dopo una svirgolata di Gagliardini. Anche l’Inter resta in dieci uomini con Bastoni fuori per doppia ammonizione e Barrow, pescato sulla sinistra, in diagonale al 35′ firma il colpaccio felsineo, mentre l’Inter resta a -4 dalla Lazio seconda e soprattutto scivola a -11 dalla Juventus capolista.



LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI

Conte senza mezzi termini sulla sconfitta interna dell’Inter: “C’è una grande, anzi enorme delusione, siam riusciti a perdere una gara che dovevamo portare a casa in carrozza. Mi arrabbio con me stesso in quanto allenatore e responsabile di ciò che accade in campo. Anche i calciatori devono essere arrabbiati con loro stessi, anche loro hanno quell’1% di colpe. Le situazioni si valutano solo affrontandole, sono al mio primo anno qui, ho preso in eredità un pacchetto preconfezionato. Vogliamo lavorare, ma è giusto metterci tutti in discussione. Io per primo perché sono stato chiamato per riportare l’Inter alla vittoria dopo tanti anni. Non certo dall’oggi al domani, ma questa situazione porta tanta amarezza. Non siamo al livello che ci eravamo prefissati. Tutti devono dimostrare di volersi elevare rispetto a questi anni, altrimenti è giusto prendere altre decisioni“. Mihajlovic sorride ovviamente per la rimonta del suo Bologna: “Devo dire che i primi 20-25 minuti abbiamo fatto schifo, senza fare due passaggi di fila. Poi per fortuna sull’1-0 c’è stato l’intervallo: ci siamo parlati e abbiamo ridato coraggio e certezze ai ragazzi. Senza più nulla da perdere siamo venuti fuori. Non era facile essere in dieci e sotto 1-0: è stata una vittoria di carattere, di convinzione. Alla fine abbiamo vinto meritatamente.



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