Nel video di Inter Lecce dobbiamo anche parlare del primo gol di Romelu Lukaku in maglia nerazzurra: l’attaccante belga non ha perso tempo nel presentarsi ai suoi nuovi tifosi e, con il numero 9 che nelle ultime sei stagioni è stata di Mauro Icardi, ha timbrato il cartellino al 60’ minuto realizzando il momentaneo 3-0, quello che ha chiuso la partita. Prima della rete, l’ex di Everton e Manchester United si era reso protagonista soprattutto di azioni di sponda per i compagni, ma anche di due progressioni palla al piede che tuttavia non avevano portato ad un esito positivo; il gol è arrivato al primo tiro in porta, appena dopo un assist leggermente lungo per Lautaro Martinez. Dialogo con il Toro, conclusione dell’argentino parata in maniera approssimativa da Gabriel e tap-in facile facile per Lukaku, che si è così tolto lo sfizio e il peso della prima rete in Serie A. Adesso il suo campionato potrebbe essere in discesa; intanto il belga ha già conquistato il suo nuovo pubblico. (agg. di Claudio Franceschini)
LE PAROLE DI CANDREVA
Protagonista in campo a San Siro come nel video di Inter-Lecce, match che ha chiuso la prima giornata del Campionato di Serie A è stato senza dubbio Antonio Candreva che ha pure realizzato il quarto gol dell’Incontro. Il nerazzurro al termine della partita si è poi accostato ai microfoni di Sky Sport, a cui ha dichiarato, facendo riferimento soprattutto al suo nuovo allenatore Antonio Conte: “Sappiamo solo che siamo allenati da un grandissimo allenatore e si da tutto per lui perché lui dà tutto per noi. Siamo strafelici di averlo. Il mister è stato sempre così, sempre sul pezzo, sempre così determinato, con la fame di vittorie..e averlo in nazionale dieci giorni al mese non si lavorava così tanto…! Si è fatto un grande lavoro già dal 7 luglio.” Insomma grande gioia per il nuovo allenatore che già nel primo turno di Serie A ha dato la sua impronta alla squadra. (agg Michela Colombo)
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LA PARTITA A SAN SIRO
Inter-Lecce 4-0
ha chiuso la prima giornata di Serie A 2019-20: ecco il video con i gol e gli highlights del match del Meazza che ha visto i nerazzurri travolgere i salentini e lanciare un chiaro messaggio a Juventus e Napoli, quest’anno per lo scudetto bisognerà fare i conti anche con loro. Mauro Icardi sembra già un lontanissimo e sfocato ricordo, ora la maglia numero 9 appartiene a Romelu Lukaku che con le sue accelerazioni devastanti per gli avversari ha già fatto innamorare i tifosi interisti, finalmente autorizzati a sognare in grande dopo annate di vacche magre. L’attaccante belga ha suggellato una prestazione maiuscola con il gol del 3-0, in precedenza ci avevano pensato Marcelo Brozovic e Stefano Sensi a far gioire il pubblico di San Siro già nel primo tempo, quando la formazione allenata da Fabio Liverani era ancora in partita. Un punteggio forse troppo severo per la neopromossa che ha ripudiato l’idea di doversi solo difendere e in più di un frangente si è spinta fin dentro la trequarti avversaria, senza comunque creare chissà quali grattacapi ad Handanovic, di cui non si ricordano parate memorabili, solo un paio di uscite su Lapadula e poco altro. Ricorderemo invece a lungo la perla di Antonio Candreva, uno dei tanti rigenerati dalla cura Conte: il numero 87 ha fatto venire giù lo stadio con un missile dalla lunghissima distanza, una delle sue specialità che hanno contraddistinto i suoi trascorsi con la Lazio. Era da tempo che non vedevamo un Candreva così, e non ci riferiamo soltanto alla barba tagliata: l’ex-tecnico della Juve e della nazionale italiana potrebbe davvero regalargli una seconda giovinezza, ora sta a lui non sprecare l’occasione che gli si è presentata di ritrovare costantemente una maglia da titolare. Prima di emettere dei giudizi definitivi sarebbe meglio aspettare degli avversari più impegnativi, ma se le premesse son queste in casa Inter possono sfregarsi le mani.
VIDEO INTER-LECCE 4-0, LE DICHIARAZIONI
A fine gara il primo a rilasciare dichiarazioni è stato Marcelo Brozovic, l’uomo che ha rotto il ghiaccio aprendo le danze con il gol dell’1-0: “All’inizio sbagliavamo troppi passaggi, con il passare dei minuti ci siamo sciolti e una volta che abbiamo preso fiducia ci riuscivano anche le giocate più difficili. Era da tempo che non vedevo così tanti tifosi sugli spalti, c’è un rinnovato entusiasmo che ci contagia e ci sprona a dare il massimo. Il gol? Ci ho provato ed è andata bene, sono contento della mia prestazione. Scudetto? Pensiamo soltanto alle prossime partite, è troppo presto per tirare le somme”. Il tecnico del Lecce, Fabio Liverani, affida la sua analisi ai microfoni di DAZN: “L’Inter dispone di giocatori in grado di fare la differenza da soli, ne eravamo consapevoli ma allo stesso tempo dovevamo fare la nostra partita e quantomeno provarci per stare con la coscienza pulita. Il risultato è pesante, gli episodi ci hanno condannato, ma non dobbiamo demoralizzarci. Teniamo presente che il nostro obiettivo primario è totalizzare 40 punti e raggiungere la quota salvezza, sono ben altri gli avversari con i quali fare risultato a tutti i costi. Oggi abbiamo imparato che a questi livelli qualunque disattenzione la paghi a caro prezzo, e sinceramente mi sarei stupito del contrario. Ora siamo in Serie A e dovremo impegnarci a fondo per restarci”. Non potevano assolutamente mancare le parole di Antonio Conte, artefice della rinascita dell’Inter: “Siamo partiti con la giusta intensità, poi sul 2-0 ci siamo un attimo disuniti, il primo quarto d’ora del secondo tempo non mi è piaciuto e l’ho detto chiaramente ai ragazzi che dobbiamo mantenere la concentrazione alta per tutti i novanta minuti. Visto il risultato finale direi che non possiamo lamentarmi, il Lecce non è male come squadra e se non l’avessimo chiusa ci avrebbe messo in difficoltà, questa è stata una di quelle partite che se non segni subito poi tutto diventa più complicato. Intorno alla squadra si è creato un entusiasmo che mancava da tempo, c’è ancora tanto da migliorare e bisognerà lavorare parecchio, ma la strada intrapresa è quella buona, avanti così. Festeggeremo fino a mezzanotte, poi a mezzanotte e un minuto cominceremo a pensare al Cagliari”.