La Juventus conquista la sua diciannovesima finale di Coppa Italia della storia: dopo l’1-2 in casa dell’Inter, il ritorno tra le mura amiche si è risolto con un pari senza reti sufficiente per l’accesso all’atto conclusivo della manifestazione. Poche emozioni nelle prime battute di gioco con la Juventus che non ha ovviamente fretta nell’alzare i ritmi. Al 10′ primo sussulto con l’Inter che reclama un calcio di rigore per un contatto tra Bernardeschi e Lautaro Martinez in area bianconera. Al 13′ duro intervento di Darmian su Cristiano Ronaldo, prima ammonizione della partita per l’esterno interista. Al 25′ Hakimi guadagna un calcio di punizione sulla trequarti, procurando l’ammonizione di Alex Sandro. Eriksen batte la punizione che viene girata da Lukaku a un soffio dal palo. Ancora un’occasione per l’Inter al 28′, con Lautaro Martinez che arriva a schiacciare di testa con la deviazione di un difensore che salva Buffon. La Juventus commette molti errori in uscita palla al piede e l’Inter ne approfitta di nuovo al 38′, con Eriksen che cerca la conclusione di potenza trovando però Lukaku nella sua traiettoria. La Juventus prova ad allentare la pressione avversaria, arriva al 42′ una conclusione di Cristiano Ronaldo, che trova però Handanovic pronto a respingere con i piedi. Il secondo tempo inizia con l’Inter sempre protesa in avanti, al 7′ bella giocata di Barella che libera al tiro Hakimi, la cui conclusione da posizione invitante finisce però fuori. Al 14′ torna a farsi vedere in avanti la Juventus con Ronaldo che calcia alto. Sale in cattedra il portoghese con la pressione offensiva interista che va progressivamente scemando: subito dopo l’ingresso di McKennie al posto di Bernardeschi, l’americano al 19′ serve Ronaldo che tutto solo davanti a Handanovic calcia addosso al portiere avversario. Al 25′ Ronaldo crea un’altra grande occasione, con un gioco di prestigio passa in mezzo a Barella e Skriniar e conclude a botta sicura, trovando però di nuovo la superlativa risposta di Handanovic che salva ancora la porta interista. Gli ultimi tentativi in area di Lukaku sono stati ribattuti, con l’ultima chance interista al 40′ con un mancino di Sensi che ha sfiorato il palo.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Andrea Pirlo festeggia l’approdo in finale di Coppa Italia della Juventus: “Ce la siamo meritata davanti a una grande squadra come l’Inter. Abbiamo messo i giocatori di grande responsabilità, ho sfruttato bene le loro caratteristiche e le loro capacità per riuscire ad arrivare in finale. In partite così importanti difficilmente sbagliano, hanno fatto tutti una grande partita. Abbiamo cambiato qualcosa sul piano tattico e sono stati bravi, le occasioni più nitide le abbiamo avute noi. Ci fermiamo spesso perché avendo poco tempo per allenarci cerchiamo prenderli singolarmente e spiegare loro gli errori. Per me non sono più giovani, ma giocatori di livello con partite alle spalle. Danno sempre disponibilità per consigli tattici o tecnici. Tutte le partite sono importanti in stagione, ora ce ne sono tante ravvicinate e importanti. Bisogna restare concentrati perché se ti scolleghi rischi di compromettere le partite. È importante avere questo stato mentale, è difficile recuperare energie e in campo devi essere al 100%”. Antonio Conte deve invece digerire la seconda eliminazione stagionale dell’Inter dopo quella in Europa: “Penso che in tutte le competizioni vinca solo una squadra. Se tutte le altre dovessero fallire la stagione perché non vincono sarebbe un disastro. Quindi negli ultimi anni anche tutte le altre hanno fallito la stagione… Penso che l’Inter questa sera abbia dimostrato di aver accorciato il divario dalla Juventus. Ci deve dare forza, fede in ciò che facciamo. Siamo usciti dalla Champions perché abbiamo perso due partite col Real. Bastava un gol con lo Shakhtar e cambiava tutto. Noi affrontiamo le competizioni per arrivare fino in fondo. L’ambizione deve essere alta, poi la realtà è un’altra cosa e la realtà dice che siamo usciti. Dalla coppa siamo usciti contro la squadra che vince da nove anni e penso che avremmo meritato di più”.