La Lazio riesce dopo 20 anni a superare la fase a gironi di Champions League. Un altro pezzetto di storia per la gestione Inzaghi, anche se contro il Bruges non è mancata la sofferenza, soprattutto nel finale. Lazio subito aggressiva, Lazzari scatta sulla destra e viene trattenuto da Sobol, che rimedia la prima ammonizione della partita. Al 5′ Acerbi cross dalla sinistra in area, svetta Milinkovic-Savic di testa ma Mignolet blocca. Grande assolo di Luis Alberto che non riesce però a trovare i tempi dell’assist per Immobile al limite dell’area, quindi al 12′ la Lazio passa: ancora acuto di Luis Alberto che conclude di interno destro, Mignolet respinge ma Correa è implacabile sulla ribattuta. Il vantaggio dei biancazzurri dura però molto poco: Reina non trattiene una conclusione di Lang e sul pallone si avventa Vormer, siglando già l’1-1 per i belgi. Quindi la Lazio ritrova il vantaggio: Immobile trova il varco in area e viene steso da Mata: è calcio di rigore che lo stesso bomber biancazzurro trasforma con la consueta freddezza, siglando il 2-1 al 27′. al 36′ Sobol, già ammonito, stende Lazzari ma l’arbitro Cakir lo grazia. Subito dopo invece il direttore di gara turco non è altrettanto clemente con Hoedt, cartellino giallo per l’olandese. Sobol però non riesce a tenere Lazzari e al 39′ lo stende ancora: stavolta il secondo giallo è impossibile da non estrarre. Bruges in dieci e cambio tattico per Clement che inserisce Deli al posto di Lang, mentre sull’Olimpico scende il diluvio. Nella ripresa la Lazio ha le chance per il raddoppio, ma due volte Correa (tiro a lato su assist di Milinkovic e conclusione centrale su Mignolet) e poi Immobile sprecano il colpo del ko. E il Bruges nell’ultimo quarto d’ora fa paura, mancando il clamoroso ribaltone al 92′: De Ketelaere arriva al tiro da posizione ravvicinata e coglie una clamorosa traversa: sarebbe stata una beffa immeritata per la Lazio che può alla fine tirare un sospiro di sollievo e ritrovare gli ottavi di Champions.



LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI

Simone Inzaghi

celebra il traguardo raggiunto dalla Lazio in questa Champions League: “Penso che domani i ragazzi si renderanno conto di quello che abbiamo fatto, erano 20 anni che la Lazio non arrivava agli ottavi di Champions. Siamo tra le migliori 16 d’Europa con merito, senza avere mai perso. Domani saremo ancora più lucidi per capire il cammino che abbiamo fatto. E’ una qualificazione meritata, che ci siamo guadagnati sul campo, partita dopo partita con mille difficoltà. Stasera abbiamo fatto una grandissima gara, anche se non siamo riusciti a fare il terzo gol. Ho dovuto fare dei cambi forzati perché a fine primo tempo avevo gente sul lettino che non stava benissimo a cui ho chiesto un sacrificio per altri 25 minuti. L’unico dispiacere è non poter festeggiare con i nostri tifosi perché penso a cosa sarebbe potuto essere stasera l’Olimpico. So che abbiamo dato loro una grande gioia.” Il tecnico del Bruges, Philippe Clement, si rammarica per come sono andate le cose all’Olimpico: “Sono deluso ma allo stesso tempo orgoglioso. Abbiamo lavorato tanto e anche in inferiorità numerica abbiamo giocato bene. Eravamo a uno-due centimetri da una vittoria che sarebbe stata storica. Roma in effetti non è stata costruita in un solo giorno… Sì, avevo chiamato la sostituzione di Sobol ma c’è stato un problema con l’arbitro, non si poteva fare prima. Tornare a giocare in Europa League è un dispiacere e un peccato, anche se comunque rimane una qualificazione molto importante: la stagione scorsa abbiamo affrontato lo United, ma potevamo fare meglio. Adesso ci serviranno dei giorni per recuperare energie“.



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