VIDEO LECCE GENOA 1-0
Il Lecce prosegue nel suo momento d’oro battendo anche il Genoa in casa, come potremo ammirare nel video Lecce Genoa 1-0. Il primo tempo della partita ha visto il Lecce prendere l’iniziativa, con il primo affondo offensivo di Strefezza. Tuttavia, in un giro di un minuto, sono stati mostrati due cartellini gialli. De Winter e Martin del Genoa sono stati sanzionati per fallo su Strefezza e Almqvist. All’11’ Martinez del Genoa ha parato un tiro di Krstovic, e la difesa rossoblu ha respinto un tentativo di Kaba. Al 2′ un cross ben calibrato da Gallo è arrivato sulla testa di Krstovic, ma il centravanti non è riuscito a trovare la porta. Al 23′ Krstovic ha cercato nuovamente il gol con un potente tiro che ha sfiorato il palo. Il Genoa ha cercato di reagire dopo un momento difficile, con Gudmundsson e Bani che sono diventati pericolosi. Al 36′ la partita ha preso una svolta potenziale con l’espulsione di Martin del Genoa, che ha ricevuto la seconda ammonizione per un fallo su Almqvist. Al 38′ Gallo ha calciato una punizione precisa in area, ma Krstovic ha mancato di testa.
Nel secondo tempo, Vasquez è entrato in campo per il Genoa al posto di De Winter. Al 3′ il Lecce ha avuto subito un’occasione con un errore di Rafia, seguito da un tentativo di Almqvist al 5′ che ha mancato la porta del Genoa. Al 13′ minuto, Almqvist è stato ammonito per un fallo su Strootman, mentre al 17′ Krstovic ha mostrato un grande gioco ma ha mancato il bersaglio. Almqvist ha avuto un doppio tentativo, e il Lecce, con un uomo in più, ha continuato ad attaccare. Al 25′ il Genoa ha cercato di alleggerire la pressione con un’azione di Gudmundsson, ma ha faticato. Il Lecce ha aumentato l’offensiva alla ricerca del vantaggio, e Strefezza ha cercato due volte la rete senza successo. Al 38′ il Lecce è finalmente riuscito a superare la difesa del Genoa. Gendrey ha servito Oudin, che ha segnato con un tiro imparabile per Martinez. Nonostante i sei minuti di recupero e l’inferiorità numerica, il Genoa ha continuato a cercare fino alla fine. Al 95′ Ekuban ha tentato un tiro su invito di Malinovsky, ma la mira è stata imprecisa, e il Lecce ha festeggiato una vittoria che lo ha momentaneamente portato al secondo posto in classifica, con 11 punti.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Roberto D’Aversa invita il Lecce a evitare eccessivi entusiasmi per la classifica: “Ascolterò il consiglio del direttore e domani metterò la classifica al contrario. I ragazzi stanno facendo un ottimo lavoro dal primo giorno di ritiro e vedere quella posizione di classifica ci gratifica. Sappiamo che non ci appartiene però rimaniamo con i piedi per terra, ragioniamo su quello che il nostro obiettivo e abbiamo fatto un passo in più. Oltre ad aver migliorato delle statistiche, oltre ad essere entrati nella storia, questi ragazzi stasera sono stati bravi. Il Genoa concede pochissimo e il fatto che sia venuto qui per non fare la partita, anche in undici principalmente erano tutti sotto la linea della palla una squadra che stava facendo bene e ben allenata, il rischio era che quando si vuole fare risultato a tutti i costi si cerca con insistenza un passaggio per poi concedere ripartenze. Oggi il Genoa non ha tirato in porta, c’è stata un’ottima prestazione. Il fatto che il gol sia venuto da fuori, è la qualità di Remi che si sta allenando con costanza“.
Alberto Gilardino è amareggiato per un Genoa che ha dimostrato di tenere il campo anche in dieci uomini: “C’è amarezza e dispiacere per il risultato, per come si è incanalata la partita. Non siamo partiti bene, ma abbiamo creato i presupposti per fare gol giocando a calcio. Dopo l’espulsione è cambiato qualcosa, ma siamo rimasti in gara, il Lecce ha spinto coi giocatori offensivi sugli esterni ma abbiamo tenuto botta. Peccato per il finale, se avessimo portato a casa un punto non avremmo rubato nulla. La nostra mentalità è questa, i ragazzi hanno fame, voglia e disponibilità nel lavoro. Era una partita importante, con punti pesanti in palio però anche nelle partite in cui non raccogli ci sono aspetti positivi da portare in campo con la Roma, come ad esempio quello che abbiamo fatto una volta rimasti in dieci“.