Il Lipsia si prende una bella fetta di storia: la formazione tedesca controllata dal colosso degli energy drink, la Red Bull, abbatte una formazione navigata come l’Atletico Madrid, a sua volta carnefice prima del lockdown del Liverpool campione d’Europa in carica. E il Lipsia si prende così la prima semifinale europea della sua storia: tra l’altro è la prima volta che una formazione di quella che era una volta la Germania Est si spinge così avanti in Champions League. Partita prevedibilmente tattica, primo tempo con poche emozioni con i tedeschi che fanno la partita e i Colchoneros sterili in avanti ma insuperabili al limite della loro area di rigore. Cambia tutto nella ripresa quando dopo soli 5′ il Lipsia trova il gol. Sabitzer scende sulla destra e crossa per l’inserimento a centro area di Dani Olmo. Lo spagnolo prende perfettamente il tempo ai difensori dell’Atletico e di testa supera Oblak siglando l’1-0. Un duro colpo ma Simeone si gioca la carta Joao Felix e l’Atletico torna a pungere in avanti. Al 25′ il giovane portoghese scappa via a Klostermann e subisce fallo in area. Calcio di rigore che lo stesso Joao Felix si incarica di battere, scegliendo la soluzione di potenza e siglando il gol dell’1-1. I supplementari sembrano inevitabili ma il guizzo decisivo lo trova il Lipsia: al 43′ della ripresa, geniale apertura di Angelino per l’accorrente Adams. Il centrocampista americano stoppa e calcia potentemente dal limite dell’area battendo Oblak grazie alla deviazione di Savic, per i tedeschi si aprono le porte della semifinale da affrontare contro il Paris Saint Germain.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Il giovane allenatore del Lipsia, Julian Naglesmann, ai microfoni di Sky Sport ha commentato l’impresa dei suoi, esprimendo orgoglio per il gioco espresso che ha portato alla vittoria: ““E’ vero che siamo stati fortunati sul secondo gol, ma siamo stati anche bravi a creare lo spazio giusto. Puoi aspettarti di tutto in Champions, ma devi avere ben chiare le idee su quello che vuoi creare e noi le avevamo. Il nostro primo tempo è stato positivo, mentre nella ripresa siamo stati meno brillanti. Il nostro calcio offensivo ha fatto la differenza, l’Atletico non ha creato molto”. Secondo il tecnico dei Colchoneros, Diego Pablo Simeone, la sconfitta non toglie certezze all’Atletico Madrid: “Abbiamo dato il massimo in una stagione lunghissima, con 60 giorni di stop forzato e con l’obbligo di vincere per partecipare alla prossima Champions League. Abbiamo fatto una settimana di pausa per pulire un po’ la testa, ricominciato poi con lo stesso entusiasmo di prima e dato tutto nella sfida di questa sera. Quando rimani fuori di una competizione così importante si cercano sempre delle scuse e delle colpe. Siamo arrivati ai quarti di Champions League e al terzo posto nella Liga: speriamo di fare meglio nella prossima stagione. Joao Felix non si è allenato per diversi giorni per via di un infortunio: per quello abbiamo scelto Costa e Llorente, che hanno fatto bene insieme nelle ultime 11 partite di Liga.”
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