La lunga rincorsa degli sceicchi è finalmente terminata: il Paris Saint Germain è in finale di Champions League, per la prima volta nella sua storia. Dopo aver sofferto contro l’Atalanta e sfiorato l’eliminazione, riacciuffando la semifinale nei minuti di recupero, Neymar e compagni hanno fatto un solo boccone della rivelazione Lipsia, che pure aveva impressionato contro l’Atletico Madrid. Ma stavolta non c’è stata partita sin dall’inizio: prima palo esterno di Neymar a tu per tu con Gulacsi, quindi gol annullato per un tocco di mano. Ma al 13′ i francesi passano: punizione tagliata di Di Maria dal versante di sinistra, irrompe Marquinhos che realizza il gol del vantaggio. Il Lipsia si rende conto della forza degli avversari e pur cercando il pari è attento a non sbilanciarsi per mantenere aperta la partita, ma al 42′ arriva il patatrac. Rinvio sbilenco ed errato del portiere Gulacsi che finisce sui piedi di Herrera, che a sua volta innesca Neymar, bravo a smarcare al tiro con un delizioso colpo di tacco Di Maria: per l’argentino è un gioco da ragazzo siglare il raddoppio a tu per tu con Gulacsi. Il tris nella ripresa lo firma Bernat, di testa su cross del solito Di Maria. La mezz’ora finale è accademia per il PSG che festeggia la meritata finale, mentre il Lipsia, che 4 anni fa giocava nella B tedesca, può comunque essere orgoglioso del suo cammino.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Dopo tante difficoltà, Thomas Tuchel può dire di essere il primo tecnico ad aver portato il Paris Saint Germain in finale di Champions League nella sua storia: “Il piano era restare uniti, concentrati su quello che avevamo preparato, e di fare il nostro gioco utilizzando le accelerazioni degli attaccanti. Come ho detto prima della partita, era una grande sfida, perché non era facile. L’importante era che i giocatori fossero a loro agio in campo, senza grandi dettami tattici. Soffrendo insieme ci siamo riusciti, con una mentalità importante“. Il giovane e brillante allenatore del Lipsia, Julian Nagelsmann, non ha problemi nel riconoscere la superiorità degli avversari nella semifinale: “Dobbiamo accettare ciò che è successo. Non abbiamo iniziato come volevamo, e abbiamo perso fiducia. I gol subiti sono arrivati per errori nostri: loro sono di un livello altissimo, molto tecnici e veloci. Nella ripresa abbiamo forse iniziato meglio, ma non li abbiamo pressati come volevamo. I ragazzi ci hanno provato fino all’ultimo. Abbiamo avuto qualche occasione con Sabitzer, ma il PSG oggi è stato più forte. Partite così possono capitare: abbiamo fatto una grande partita con l’Atlético, oggi forse abbiamo fallito su alcuni dettagli. Non è sicuramente una delusione, loro sono riusciti ad indirizzare la partita nella loro maniera“.
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