Il Milan si rialza dopo le sconfitte contro Sassuolo e Lazio e torna a ruggire in chiave Champions, riprendendosi momentaneamente il secondo posto in classifica in attesa del risultato dell’Atalanta. Per i rossoneri al contrario del match all’Olimpico di lunedì scorso, in cui era stata la Lazio a colpire dopo appena 2′, è stato fondamentale l’approccio alla partita, con Hakan Calhanoglu che ha trovato il gol del vantaggio dopo appena 5′. Calhanoglu innesca Saelemakers che offre il pallone di ritorno, delizioso velo di Kessié e il turco può siglare il gol dell’1-0. Parte quindi lo show di Montipò, che già nel corso del primo tempo si esibisce in grandi parate prima su Saelemaekers, poi su Leao, quindi su Theo Hernandez e infine su Ibrahimovic. E’ in grande spolvero il numero uno dei sanniti, mentre il Benevento si fa comunque vedere due volte in avanti con Lapadula, che prima del termine della seconda frazione di gioco non riesce a indirizzare in porta un interessante cross di Depaoli. Non cambia la musica nel corso del secondo tempo che il Milan inizia con Tonali in campo al posto di Bennacer. E’ in realtà la formazione ospite a iniziare meglio la ripresa con Lapadula e Dabo che cercano il pari, ma l’occasione migliore ce l’ha Iago Falque che sfiora il gol su una conclusione dal limite. Montipò ipnotizza Ibrahimovic due volte, prima all’11’ e poi al 16′, ma in questa seconda occasione sulla ribattuta del portiere sannita si avventa Theo Hernandez, che torna al gol e porta il Milan sul 2-0. Doppio vantaggio che viene gestito ottimamente dai rossoneri, il Benevento prova a reagire ma è di Brahim Diaz nel finale l’occasione per il tris, col pallone che finisce sull’esterno della rete. Nel finale ingenuità di Castillejo che si fa ammonire da diffidato a giochi fatti e dovrà saltare la Juve. Benevento ko e ora in chiave salvezza per gli uomini di Pippo Inzaghi si fa davvero dura, col prossimo scontro diretto col Cagliari che diventa assolutamente cruciale.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Stefano Pioli esalta lo spirito di squadra del suo Milan: “Senza spirito di squadra non si va da nessuna parte, tantomeno noi che siamo forti ma non così forti da permetterci di andare avanti senza esso. Le ultime situazioni ci hanno penalizzato, stasera ho visto buone situazioni. Ibrahimovic è un campione che fa crescere anche il valore della squadra, quello dei compagni e non averlo avuto a lungo ci ha penalizzato. Oggi era una partita difficile, le due sconfitte le abbiamo subite a livello mentale ma è normale che sia così. Non dare punti di riferimento alla difesa avversaria è un vantaggio. Poi Zlatan ha un’intelligenza calcistica evoluta, gli piace fare il regista offensivo ed è una soluzione che ci sta dando vantaggi. “A livello mentale non è stata semplice preparare la partita, perché dal punto di vista emotivo non vincere sarebbe stato negativo per la nostra ripresa. Ma abbiamo giocato con personalità senza dare punti di riferimento“. Filippo Inzaghi è consapevole del momento assai delicato per il Benevento: “Col Milan è chiaro che soffri ma se a San Siro fai 14 tiri con quattro, cinque parate di Donnarumma vuol dire che ci sei. La squadra non è venuta qua a difendersi. Anche il nostro portiere ha fatto delle buone parate. Siamo stati sempre in partita, ci teniamo stretti la prestazione sapendo che domenica è la nostra partita. In questa stagione non siamo mai stati nelle ultime tre posizioni. Se ci siamo finiti è perchè magari abbiamo fatto troppo bene prima e ora non stiamo facendo bene. Stasera cercavo la prestazione per preparare al meglio la prossima partita. Ci sono mancati tanti giocatori importanti, sperando di arrivare a domenica nelle migliori condizioni. Lo spirito avuto questa sera e le occasioni che abbiamo avuto a San Siro fanno ben sperare“.