Se Simone Inzaghi non fosse felicemente sposato, potrebbe tranquillamente invitare una ragazza a casa sua per mostrarle la sua collezione di Supercoppe italiane. Da quando ha intrapreso – con un certo successo, bisogna ammetterlo – la carriera da allenatore partendo dalle giovanili della Lazio, l’ex-attaccante piacentino ne ha vinte ben quattro, la prima nel 2017 quando mise in riga la Juventus grazie a un gol all’ultimo secondo di Murgia; la seconda nel 2019, a farne le spese ancora una volta i bianconeri; la terza un anno fa, soffiandola sempre ai sabaudi. Stavolta è toccato al Milan consegnare il trofeo al fratello di Pippo che in quel di Riad ha impartito una severa lezione di calcio a Stefano Pioli, come ammireremo nel video Milan Inter 0-3. I campioni d’Italia, falcidiati dagli infortuni – vogliamo bene a Tatarusanu che non ha colpe sui tre gol incassati, Maignan è di un altro livello – non stanno attraversando un buon momento e le assenze di Ibrahimović (fuoriclasse assoluto che però comincia ad avere 41 anni suonati), Krunić e Florenzi non bastano assolutamente a spiegare una simile débâcle. E l’evanescenza di De Ketelaere, che sembrava dovesse fare un sol boccone della Serie A, di certo non aiuta.



Nell’arco dei novanta minuti non c’è stata partita (tant’è vero che non abbiamo nemmeno bisogno di parlare dell’arbitraggio di Maresca, che si è limitato a fare il suo dovere fischiando il meno possibile cercando di non farsi prendere da manie  di protagonismo), l’Inter ha messo subito le cose in chiaro grazie ai gol di Dimarco e Dzeko – il bosniaco per distacco è stato il migliore in campo, niente male per chi era stato scaricato da Mourinho, appena approdato da Mourinho, un anno e mezzo fa. Solamente a inizio ripresa il Diavolo ha accennato una timida reazione senza impensierire più di tanto Onana, l’unico a dare un po’ di fastidio al portiere camerunense è stato Leão, ma questa non è di certo una novità. Quando i buoi sono già scappati dalla stalla, ecco la traversa scheggiata da Rebić che neanche voleva tirare in porta ma semplicemente rimettere il pallone in mezzo con un cross. Anche se avesse segnato sarebbe stato un episodio degno di nota solamente per i patiti delle statistiche inutili, perché nel frattempo era arrivato il tris di Lautaro Martínez che dopo aver seminato Tomori (serataccia per il difensore inglese che non ne ha azzeccata mezza) ha chiuso ogni discorso fissando il risultato sul 3 a 0 che vale il primo titolo stagionale per i nerazzurri. Prosegue il momento magico dell’argentino che un mese fa – eppure sembra già passata una vita – si era laureato campione del mondo con l’Albiceleste, diametralmente opposto l’umore di Theo Hernández che ha perso due finali nel giro di 31 giorni…



VIDEO MILAN INTER 0-3, I PROTAGONISTI

Alla soglia dei 37 anni – non date retta alle sue dichiarazioni – Edin Dzeko continua a togliersi grandi soddisfazioni, come vincere la Supercoppa italiana segnando un gol e dando un contributo determinante nell’azione che ha portato alla stoccata vincente di Dimarco: “Abbiamo fatto una grandissima partita, i ragazzi sono stati straordinari, nessuno escluso, abbiamo dato il massimo per tutti i novanta minuti. Non la considero una rivincita del derby d’andata, non guardiamo al passato, oggi c’era in palio un titolo che avevamo già vinto un anno fa e ci tenevamo a confermarci. Sono felicissimo di arricchire il palmarès a questa squadra e soprattutto regalare un’altra serata indimenticabile a questi splendidi tifosi. La mia età? Tra poco compirò 22 anni”. Simone Inzaghi, come al solito rimasto con un filo di voce dopo essersi sgolato durante la partita, liquida i giornalisti con queste parole: “I ragazzi sono stati bravissimi a interpretare nel migliore dei modi una partita che nascondeva mille insidie, siamo sempre rimasti lucidi e compatti e ci portiamo a casa il nostro secondo obiettivo stagionale, il primo era arrivare almeno agli ottavi di Champions League. Godiamoci questo momento perché vincere così contro il Milan in una finalissima è un qualcosa di indescrivibile”. Stefano Pioli si presenta davanti ai microfoni di Canale 5 con l’espressione di un cane bastonato: “Nel primo tempo non siamo stati all’altezza di una partita del genere, abbiamo commesso troppi errori complicandoci la vita da soli. A inizio ripresa abbiamo provato a rimetterci in carreggiata ma siamo sempre rimasti ben al di sotto della sufficienza. Non puoi permetterti questi sbagli di fronte a un avversario che non ti perdona nulla. Questa sconfitta fa male, la stagione è ancora lunga e dobbiamo rimboccarci le maniche”.



VIDEO MILAN INTER 0-3, IL TABELLINO

MILAN-INTER 0-3 (0-2)

MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria (80’ Dest), Kjær (64’ Kalulu), Tomori, T. Hernández; Tonali, Bennacer; Messias (65’ Origi), Brahim Díaz (65’ De Ketelaere), Leão; Giroud (80’ Rebić). All. Stefano Pioli.

INTER (3-5-2): Onana; Škriniar, Acerbi, Bastoni (84’ de Vrij); Darmian, Barella (71’ Gagliardini), Çalhanoglu (84’ Asslani), Mkhitaryan, Dimarco (63’ Gosens); Dzeko (71’ Correa), Lautaro Martínez. All. Simone Inzaghi.

ARBITRO: Fabio Maresca (Sez. di Napoli).

AMMONITI: 33’ Barella (I), 72’ Çalhanoglu (I), 77’ T. Hernández (M), 79’ Lautaro Martínez (I), 85’ Tonali (M).

RECUPERO: 4’ pt, 6’ st.

MARCATORI: 10’ Dimarco (I), 21’ Dzeko (I), 77’ Lautaro Martínez (I).

VIDEO MILAN INTER 0-3