L’uomo in più del Milan si chiama Rafael Leão. Se non ve ne foste resi conto lo scorso anno, oggi il fuoriclasse portoghese di origini angolane ha dato un altro saggio delle sue immense qualità, decidendo con una doppietta il Derby della Madonnina numero 233 che si è concluso sul risultato di 3-2 in favore dei rossoneri. L’Inter finisce al tappeto per la seconda volta in questo campionato, ed è una sconfitta che fa ancora più male della precedente perché arriva nello scontro diretto con i cugini. L’assenza di Lukaku non può essere un’attenuante, una grande squadra non può fare affidamento su un singolo campione se vuole vincere qualcosa di veramente importante, a parte la Coppa Italia.



L’uomo in più del Milan si chiama Olivier Giroud, che si conferma un’autentica bestia nera per Simone Inzaghi. l’esperto attaccante francese fa piangere di nuovo l’ex-allenatore della Lazio dopo la doppietta – per rimanere in tema – dello scorso 5 febbraio, che a conti fatti ha poi deciso lo scudetto – al netto della paperissima di Ionut Radu a Bologna. Ora si capisce perché i rossoneri non si sono preoccupati di cercare una prima punta nell’ultima sessione di mercato. L’età conta fino a un certo punto quando sei dotato di una classe sopraffina, e questo discorso vale pure per Zlatan Ibrahimović quando tornerà operativo a tutti gli effetti.



L’uomo in più del Milan si chiama Mike Maignan. Avete notato che nessuno parla più di Gigio Donnarumma? Per capire perché basta rivedersi le parate su Lautaro Martínez, Çalhanoglu e Dzeko – che a pochi minuti dal suo ingresso in campo ha accorciato le distanze, i novanta minuti nelle gambe non ce li ha più ma quando entra fa tremare le difese avversarie come ai vecchi tempi. Nel momento più difficile il portiere transalpino ha tenuto a galla i campioni d’Italia, salvando più volte un risultato che potrebbe fare da spartiacque anche se siamo solamente alla 5^ giornata di campionato.



L’uomo in più del Milan si chiama Stefano Pioli. Dal nulla ha costruito una vera e propria macchina da guerra che lo scorso anno, contro ogni pronostico, ha messo in riga le altre pretendenti al tricolore e anche in questa edizione della Serie A tutti, dalla Juventus alla Cremonese, dovranno fare i conti con loro. Queste le dichiarazioni del tecnico ai microfoni di DAZN: “Era una partita importantissima e non soltanto perché si trattava del derby, oltre che di uno scontro diretto. Sono davvero soddisfatto della vittoria ma ancora di più della prestazione, peccato che sul 3-1 ci siamo rilassati un po’ e a questi livelli non puoi assolutamente permettertelo. A parte questo, però, non potrei essere più felice di allenare questo splendido gruppo, tutti vogliono dare il massimo e fare sempre meglio, nessuno si adagia sugli allori e si sente appagato dai successi del passato”. Insomma, le basi per dare vita a un ciclo sembrano esserci tutte. CLICCA QUI PER IL VIDEO CON I GOL E GLI HIGHLIGHTS DI MILAN INTER 3-2 (da skysport.it)

VIDEO MILAN INTER 3-2, IL TABELLINO

MILAN-INTER 3-2 (1-1)

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (84’ Kjær), Kalulu, Tomori, Hernández; Tonali (84’ Pobega), Bennacer; Messias (72’ Saelemaekers), De Ketelaere (63’ Brahim Díaz), Leão; Giroud (73’ Origi). All. Stefano Pioli.

INTER (3-5-2): Handanovič; Skriniar, de Vrij (84’ D’Ambrosio), Bastoni (64’ Dimarco); Dumfries, Barella (63’ Mkhitaryan), Brozović, Çalhanoglu, Darmian (84’ Gosens); Correa (64’ Dzeko), Lautaro Martínez. All. Simone Inzaghi.

ARBITRO: Daniele Chiffi (Sez. di Padova).

AMMONITI: 9’ Dumfries (I), 9’ Hernández (M), 31’ Giroud (M), 38’ Brozović (I), 51’ De Ketelaere (M), 77’ Tonali (M), 90’+3’ Leão (M).

RECUPERO: 1’ pt, 5’ st.

MARCATORI: 21’ Brozović (I), 28’ e 60’ Leão (M), 54’ Giroud (M), 67’ Dzeko (I).