Partita folle a San Siro. Il Milan gela la Juventus che, dopo il crollo della Lazio a Lecce, si apprestava a volare a +10 e a chiudere con largo anticipo la questione Scudetto. Che è ancora saldamente in mano agli uomini di Sarri, ma veder Ronaldo e soci rimontati in questo modo non è certo usuale. Come si vede nel video di Milan Juventus, la prima frazione di gioco non merita certo di passare agli annali, pochissime occasioni, qualche incursione della Juve su calcio piazzato e un gol annullato a Ibrahimovic per fuorigioco allo scadere. Cambia tutto nella ripresa: la Juventus parte col turbo, dopo 2′ Rabiot trova l’eruogol dalla distanza, poi all’8′ Kjaer e Romagnoli fanno a testate e Ronaldo tutto solo sigla lo 0-2. Sembra praticamente fatta ma al quarto d’ora un episodio fa girare totalmente la partita. Su cross di Hernandez, l’arbitro sanziona Rebic con l’ammonizione per un tocco di braccio: la review al VAR mostra però come il serbo abbia colpito il pallone col petto e successivamente Bonucci con la mano. Rigore per il Milan che Ibrahimovic trasforma per l’1-2 e si scatena l’inferno per la Juventus: Kessié sigla subito il pareggio, poi Leao è imprendibile e ribalta completamente la situazione. Sul 3-2 la Juventus è stordita, arrivano i cambi ma Alex Sandro con un sciagurato passaggio al 35′ mette Bonaventura in condizione di servire Rebic che scarica a rete la botta del 4-2: per la Juventus feste rinviate, il Milan si prende il quinto posto e aspetta Napoli e Roma.
LE DICHIARAZIONI
Stefano Pioli si gode quello che è stato probabilmente il Milan più bello dell’anno: “I ragazzi stanno dimostrando uno spirito incredibile. Anche nelle difficoltà c’è voglia di stare insieme, e giustamente sono stati premiati da una bella vittoria. È il lavoro quotidiano che abbiamo fatto a Milanello, per raggiungere un obiettivo importante. Ci siamo compattati nelle difficoltà, abbiamo pensato solo a lavorare. La squadra sta bene mentalmente, ci crede. Bisogna stare sul pezzo, e possibilmente migliorare: se fai una rincorsa in meno lo paghi, e noi non vogliamo pagare, perché in passato abbiamo pagato dazio anche più del dovuto. Non sto pensando al tre agosto. Penso al Napoli, a stare bene con i miei ragazzi. Siamo più squadra, conosciamo meglio i nostri pregi e i nostri difetti. Sto troppo bene con la mia squadra, poi quello che sarà, sarà.” Sarri cerca di spiegare il crollo della Juventus che era parsa padrona della partita: “Oggi abbiamo fatto sessanta minuti di livello mondiale. Eravamo in pieno controllo del match, poi c’è stato un blackout totale per un quarto d’ora, è successo anche ad altre squadre in questo periodo. Bisogna uscire da questa partita prendendo il meglio che c’è stato, dimenticandoci il resto, perché non è il caso di farci troppi processi. Tanto poi le vere motivazioni di questi blocchi sono introvabili.”