Il Milan rifila un secco 2-0 al Torino nell’anticipo del sabato sera e blinda il primo posto in attesa dello scontro diretto tra Roma e Inter. A inizio partita subito rischio di Sirigu che rischia il patatrac in disimpegno su Castillejo, quindi al 6′ dopo aver ricevuto palla su iniziativa di Hauge arriva alla conclusione dalla distanza Calabria, ma senza inquadrare la porta. Viene ammonito Pioli in panchina ma il forcing del Milan è crescente e trova sbocco al 25′. Solita travolgente azione di Theo Hernandez che scarica su Brahim Diaz, che ha la lucidità di servire di prima Leao, che non sbaglia a tu per tu con Sirigu portando in vantaggio il Milan. Viene ammonito Rincon nel Torino, diffidato il centrocampista venezuelano dovrà saltare la prossima partita. Il Torino prova ad affacciarsi in avanti ma al 33′ un contatto tra Brahim Diaz e Belotti in area granata porta Maresca all’on field review al VAR. E’ calcio di rigore che Kessié trasforma con la consueta freddezza, portando il Milan in doppio vantaggio. Vengono ammoniti anche Brahim Diaz e Romagnoli, quest’ultimo per un fallo al limite dell’area su Verdi. La conseguente punizione battuta da Rodriguez si stampa sulla traversa, grande occasione per il Toro per riaprire la partita. Partenza col brivido per il Milan nel secondo tempo, dopo 3′ viene infatti sanzionato col rigore uno scontro fra Tonali e Verdi, col milanista peraltro già ammonito, in area rossonera. La review al VAR però porta alla revoca della decisione, con Tonali infortunatosi proprio in questa azione. Al suo posto entra Dalot, quindi al quarto d’ora Calhanoglu prende il posto di Brahim Diaz, con Pioli che prova di nuovo a controllare il possesso palla. Il Toro non ha grandi occasioni, si chiude con Leao ammonito e costretto a saltare il Cagliari per la diffida e il ritorno in campo di Ibrahimovic, che gioca gli ultimi 5′ più recupero dopo l’infortunio.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Stefano Pioli si è detto sicuro della reazione del Milan dopo il ko contro la Juventus: “Mi aspettavo una risposta del genere, la mia squadra è giovane ma forte. Volevamo dimostrare di essere una squadra, abbiamo giocato bene soprattutto nel primo tempo sotto il profilo della qualità mentre nella ripresa siamo stati costretti a difenderci. Sono soddisfatto per la prestazione di stasera. Domani mattina ci alleniamo poi guarderemo le altre partite, compresa Roma-Inter. Non la seguirò per la classifica ma per i giocatori di qualità e per gli allenatori di spessori, ora non è il momento di guardare la nostra posizione in graduatoria: dobbiamo dimostrare il nostro valore in ogni partita, tra tre giorni torneremo in campo ancora contro il Torino in Coppa Italia per poi rituffarci sul campionato. Abbiamo passato la settimana con un programma chiaro sulla situazione di Ibrahimovic, sapevamo che se ieri avesse superato l’ultimo provino sarebbe stato disponibile per uno spezzone di partita. Ora decideremo cosa fare per martedì, è stato fermo per un po’ di tempo quindi dovremo capire come gestirlo.” Secondo Marco Giampaolo il Torino si è svegliato troppo tardi: “Nel primo tempo c’è stato un passo indietro, abbiamo avuto poca personalità e siamo stati spenti. Abbiamo provato a reagire nella ripresa ma la gara era ormai già ampiamente compromessa, il problema non è la disposizione tattica ma c’è stato sicuramente un passo indietro rispetto alle ultime partite. Verdi è un giocatore generoso, non sta ad aspettare il pallone ma si sacrifica: se lo inneschi sempre in profondità è un casino, penso si debba fare un passaggio in più nella metà campo avversaria. Non è necessario andare sempre in verticale, noi abbiamo il vizio tecnico di fare sempre un passaggio in meno: nel secondo tempo siamo stati più bravi a riconquistare i palloni ma non è bastato“.