Il Milan mette in cassaforte tre punti importanti ma sofferti contro un coriaceo Venezia. Il Milan parte ad alti ritmi col Venezia un po’ in apnea, al 18′ proteste veneziane con Johnsen contrastato al limite dell’area, ma l’arbitro lascia proseguire: era accaduto lo stesso un minuto prima nella zona opposta del campo per un contatto tra Busio e Bennacer. Ci prova Tonali con un destro dal limite ma la prima vera occasione da gol della partita ce l’ha Rebic al 25′, svettando di testa su un angolo di Tonali ma mancando la porta col suo colpo di testa da posizione ravvicinata.
Viene ammonito Forte per un fallo su Gabbia, il Milan prova ad aumentare i ritmi ed al 31′ ha un’altra ottima opportunità con Kalulu che chiude bene un uno-due con Rebic dopo una buona iniziativa personale e conclude successivamente d’un soffio a lato. Al 36′ è Leao a seminare gli avversari e a piazzare un pallone avvelenato in area, sul quale riesce però ad avventarsi Maenpaa che impedisce così l’intervento avversario. L’ultima occasione della prima frazione di gioco ce l’ha però il Venezia, con una sponda di Forte su cross da calcio d’angolo per Peretz che in tuffo non riesce a inquadrare la porta da posizione ravvicinata.
IL SECONDO TEMPO
La ripresa inizia senza sostituzioni: al 4′ una punizione di Bennacer si infrange sulla barriera, quindi al 7′ cross ben calibrato di Rebic per Brahim Diaz, ma la sua conclusione finisce largamente fuori. Doppio cambio nel Venezia all’8′: fuori Forte, dentro Henry mentre Crnigoj prende il posto di Peretz. Al 14′ triplo cambio per Pioli: Tomori, Theo Hernandez e Saelemaekers prendono il posto di Ballo Touré, Gabbia e Florenzi. Il Milan prova ad aumentare la pressione e al 23′ viene premiato: sfonda Theo Hernandez, sempre imprendibile nelle sue progressioni, che piazza un pallone all’altezza dell’area piccola dove Brahim Diaz brucia sul tempo Ceccaroni e riesce a battere Maenpaa, portando il vantaggio il Milan.
Il gol che chiude il match arriva al 37′, grande cambio di gioco di Saelemaekers che trova l’inserimento di Theo Hernandez, colpevolmente dimenticato alla difesa lagunare, che incrocia il destro e non lascia scampo a Maenpaa. Il portiere veneziano nega al 91′ il tris a Saelemaekers, ma il Milan può comunque festeggiare la quarta vittoria nelle prime cinque partite della nuova Serie A.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Per Stefano Pioli il Milan ha compiuto un altro importante passo in avanti: “La partita l’ha spaccata la squadra giocando un match con intelligenza e lucidità, continuando a spingere e creare. I giocatori di qualità ne abbiamo più di uno e servono per vincere le partite. Importante aver subito solo due gol, significa che la squadra c’è e sta bene, ci crede e gioca. Siamo solamente all’inizio, ho una rosa molto profonda, al di là di qualche infortunio di troppo in questo momento. Sono tutti giocatori che possono aiutare la squadra. In tante cose si può migliorare. Tutte le partite ci danno spunti interessanti, sono tante le situazioni dove possiamo crescere, fa la differenza anche il pubblico, perché adesso giochiamo per i nostri tifosi, ci danno entusiasmo ed energia. E’ uno spettacolo giocare in casa. Abbiamo creato questo ambiente grazie alle nostre prestazioni. Non sono d’accordo sul primo tempo non brillante, solo un po’ di qualità è mancata. Non sono sorpreso dai giocatori che hanno giocato poco fino ad ora, sono tutti forti. Non so per sabato chi recuperiamo. Sicuramente stanno andando meglio Ibrahimovic, Giroud e Calabria e Kjaer, ma faremo il punto con chiarezza già da domani”.
Per Paolo Zanetti il Milan è stato superiore ma il suo Venezia poco lucido: “Non ho molto da recriminare perché la mia squadra ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Quando si fanno delle partite difensive, si rischia di prendere gol: con i cambi di Pioli siamo andati in difficoltà. Questa sera li abbiamo messi in difficoltà e, rispetto ad altri match a senso unico, abbiamo provato a coprire il campo ma avremmo dovuto essere più lucidi in alcune circostanze: queste gare si vincono sfruttando le occasioni che l’avversario concede. Volevamo fare tante cose ma tramutarle in realtà è difficile. Il Milan è superiore a noi nei duelli, anche se c’è voglia di proporre buon calcio c’è comunque divario tra gli organici: ci sono almeno un paio di categorie di differenza“.