Il sindaco di Milano Beppe Sala ha commentato il video pubblicato qualche giorno fa nel quale si vede il momento dello schianto che ha provocato la morte del giovane egiziano Ramy, nel quale si sentono anche le parole degli agenti di polizia affermando che si tratta di “Un brutto segnale“, e che dal suo punto di vista evidentemente c’è qualcuno che ha sbagliato e in caso dovrà pagare per gli errori sottolineando: “La giustizia farà il suo corso“. Il discorso del primo cittadino però, tenuto in occasione del rientro dalla pausa natalizia, non si è concentrato solo su quest’ultimo caso ma in particolare sulla questione della sicurezza a Milano, e sulle polemiche che sono aumentate.
Soprattutto dopo i fatti di Capodanno e il racconto della ragazza belga in merito alle molestie, invitando tutti ad evitare giudizi fino a quando non ci saranno conferme e notizie certe su quanto accaduto evidenziando in particolare che: “Non c’è ancora una formale denuncia da parte della vittima“, e anche se è stato aperto un fascicolo per violenza sessuale da parte della procura ancora non sono state analizzate le immagini delle telecamere. Tuttavia ci tiene a precisare: “Non dico che non è successo nulla, ma ancora non abbiamo abbastanza elementi“.
Sala sui fatti di Capodanno a Milano: “Chi gestisce la sicurezza si è detto soddisfatto”
Beppe Sala è tornato a parlare del problema sicurezza a Milano, dopo le critiche ricevute non solo dagli avversari politici in merito alla gestione dell’ordine pubblico della notte di Capodanno, quando in Piazza Duomo si sono riversate circa 25mila persone per le quali erano stati messi in campo un migliaio di agenti di polizia. Anche in questa occasione, ad infiammare le polemiche ci sono stati i video pubblicati che mostrano un gruppo di giovani stranieri, per la maggior parte nordafricani, che salgono sulla statua di Vittorio Emanuele e lanciano insulti contro l’Italia.
Anche su questo punto il sindaco ha dichiarato di non voler polemizzare sull’operato delle forze dell’ordine , sottolineando che chi gestisce la sicurezza si è detto soddisfatto , compreso il questore. Sulle zone rosse, cioè aree definite nelle quali vietare l’ingresso di soggetti considerati pericolosi perchè con precedenti penali, Sala ha ammesso che si è trattato di una misura sperimentale ma che occorrerà introdurre anche altre modalità di controllo perchè: “Solo con le zone rosse non si risolve nulla“. Infine torna sul caso “Salva Milano“, bloccato dai risvolti giudiziari che hanno provocato una perdita di 165 milioni di oneri di urbanizzazione, e per questo parlando del bilancio afferma: “Abbiamo fatto miracoli a tenerlo in linea, chi verrà dopo di noi avrà un bel problema“.