Il Napoli trionfa in Coppa Italia per la sesta volta nella sua storia e Gennaro Gattuso conquista il suo primo trofeo da tecnico. La Juventus perde due finali su due quest’anno e Sarri, fresco di Europa League col Chelsea, in Italia deve ancora accontentarsi della Coppa Italia Dilettanti vinta con il Sansovino. E’ questo il verdetto della serata romana, surreale senza pubblico sugli spalti ma che ha comunque assegnato lo storico primo trofeo post-coronavirus, ovvero la Coppa Italia. Il Napoli e Gattuso l’hanno vinta soprattutto tatticamente, tenendo indietro la Juventus e non facendola mai passare ai sedici metri, anche se il match era iniziato con Cristiano Ronaldo che aveva subito scaldato i guantoni a Meret. E invece, come si vede nel video di Napoli Juventus, le vere occasioni da gol nei tempi regolamentari sono state tutte del Napoli, a partire da Insigne che ha colpito il palo su punizione e Demme che si è visto negato il gol da uno strepitoso intervento di piede di Buffon nel primo tempo. Poca cosa la Juventus, Cr7 è un fantasma e Dybala non incide. Al 92′ Elmas, appena entrato, ribatte a rete dopo una grande parata di Buffon su Maksimovic: sembra fatta per il Napoli ma il palo porta la partita ai rigori. Meret ipnotizza subito Dybala, Danilo ci mette una vita a calciare alle stelle. Nel frattempo segnano Insigne e Politano e il Napoli ha mezza Coppa in tasca, che diventa intera quando Maskimovic e Milik rispondono ai gol di Bonucci e Ramsey: è festa partenopea.



LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI

Gennaro Gattuso commenta così il suo primo trofeo da allenatore: “Me la sento dentro questa vittoria, so le difficoltà da dove siamo partiti e penso che ce la siamo meritata. Devo ringraziare il presidente e tutte quelle persone che mi hanno dato la possibilità di allenare questa squadra. Con il direttore e il presidente parliamo tutti i giorni della squadra e quella che abbiamo è una grande squadra. Dobbiamo capire chi avremo la prossima stagione, ma penso che il 70% dei calciatori che abbiamo rimaranno. Ora giocheremo ogni tre giorni e dovremo dare spazio a tutti. Pensare solo su 13-14 giocatori non è possibile. Ho già preparato tutti che ci sarà spazio nelle prossime giornate. Metto la testa giù come un toro e lavoro tante ore al giorno. Non penso tanto, conosco solo la strada del lavoro e della coerenza. Questo è il mio spirito.Maurizio Sarri, alla seconda finale persa quest’anno dopo quella in Supercoppa contro la Lazio, mastica amaro: “A livello di determinazione c’eravamo, abbiamo fatto una partita di applicazione. A livello di concentrazione c’eravamo. Siamo una squadra abituata a risolvere le situazioni con giocate individuali, ma in questo momento è difficile perché manchiamo di brillantezza. Il nostro problema è stato quello. I rigori poi si sbagliano. Resta comunque la rabbia per la finale persa. Dispiace per i ragazzi, per i tifosi e per la società. Un trofeo è sempre un trofeo. Speriamo di trasformare in voglia questa delusione. Il Napoli ha vinto meritatamente perché ha tirato meglio di noi i rigori. Nel finale si è reso pericoloso, ma dopo mezz’ora di partita ho avuto la sensazione che potesse finire 0-0. Oggettivamente hanno calciato i rigori meglio di noi.



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