Nella serata del ricordo dedicato da Napoli e dal Napoli (con la speciale maglia a righe biancazzurre stile Argentina) a Diego Armando Maradona, la squadra di Gattuso si ritrova in campionato vincendo in goleada contro una Roma, che in Serie A non perdeva (eccetto il ko a tavolino a Verona) proprio dalla trasferta di Napoli nello scorso campionato. Ci provano subito Pedro e Insigne, ma la partita è equilibrata per mezz’ora. Al 29′ fallo di Ibanez su Mertens e ammonizione per il difensore della Roma. Lorenzo Insigne va alla battuta di un calcio di punizione da posizione parecchio decentrata, ma la traiettoria è splendida e Mirante non può arrivarci, con i partenopei che trovano dunque il gol del vantaggio al 31′ del primo tempo, con Insigne che esulta mostrando la maglia di Diego Armando Maradona. Al 38′ Fonseca deve fare a meno di Mancini, sofferente già da alcuni minuti, e lo sostituisce con Juan Jesus. Non ce la fa Veretout e la Roma inizia il secondo tempo con Villar al suo posto. Il Napoli inizia con buon piglio la ripresa e continua a manovrare in maniera insistita sulla trequarti avversaria e al 19′ trova il raddoppio: bella iniziativa di Insigne che avanza e scarica per Fabian Ruiz, che dal limite dell’area lascia partire una gran botta mancina che non lascia scampo a Mirante. I giallorossi accusano il colpo e gli azzurri dilagano. Al 36′ arriva il tris con Di Lorenzo che innesca Elmas, gran botta del macedone con respinta di Mirante che finisce però tra i piedi di Mertens, che firma il 3-0. Ma non è finita qui, al 41′ Lobotka riesce a servire Politano che si incunea in area in slalom, salta anche Mirante e deposita in rete la sfera del definitivo 4-0, che permette al Napoli di agganciare la Roma in classifica.



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Gennaro Gattuso invita ora il Napoli a trovare continuità dopo questa grande vittoria: “Non abbiamo niente da cambiare. Abbiamo 18 punti, con una gara da recuperare aspettando che la giustizia faccia il suo corso. Non so quali siano le aspettative degli addetti ai lavori o del club. Questa è una squadra che in dodici partiti ha fatto nove vittorie, stiamo facendo quello che dobbiamo fare. Se qualcuno pensa che non dobbiamo perdere mai non è un mio problema. Dobbiamo giocare col pepe al cu*o, come fatto stasera. Bisogna guardare bene le partite. È vero che in fase di non possesso difendevamo a tre, ma in fase di costruzione era un due più uno in mediana. Non è una questione di modulo, è una questione di come si interpreta e di voglia di sacrificarsi. In questi giorni c’è aria di tristezza, questa è una città stupenda anche quando fa maltempo eppure c’è atmosfera di lutto. La città ha fatto di tutto per onorare Maradona, la squadra anche. Diego rimarrà sempre. È una leggenda, che ha fatto qualcosa di importante. Chi ha avuto la fortuna di vederlo non può dimenticarlo.Paulo Fonseca certifica la giornata-no della Roma. “Poco coraggio e poco determinazione, sono d’accordo, non abbiamo avuto il coraggio per affrontare una squadra come Napoli, che ha meritato. Non abbiamo fatto niente per fare risultato. Prima di questa partita non eravamo i migliori al mondo e dopo questa partita non siamo i peggiori. Tutte le partite sono un test, non solo con le grandi. Abbiamo vinto contro le grandi squadre, abbiamo giocato bene con le grandi squadre, ma oggi no. Mancavano aggressività e coraggio, bisogna correggere ciò che non abbiamo fatto bene“.



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