Nonostante l’espulsione di Osimhen nel primo tempo, il Napoli piega il Venezia all’esordio nella nuova Serie A, concedendosi anche il lusso di fallire un rigore sullo 0-0, come ammiriamo nel video Napoli Venezia 2-0. Il Napoli inizia in maniera aggressiva, in particolare con Osimhen molto attivo. All’8′ il centravanti sfrutta un errore di Maenpaa che gli calcia addosso, ma il pallone non inquadra lo specchio della porta. Al 12′ ammonizione per Fiordilino per un fallo su Mario Rui, quindi al 14′ ancora pallone intercettato da Osimhen ma calciato centrale verso Maenpaa. Sul capovolgimento di fronte risponde il Venezia con una gran botta di Johnsen neutralizzata da Meret, quindi al 20′ finisce fuori d’un soffio un diagonale di Di Lorenzo, ma il gioco era fermo per un precedente fallo. Al 22′ buona chance per gli azzurri con Maenpaa che chiude lo specchio a Politano, ma clamorosamente al 23′ il Napoli resta in dieci uomini: su un cross in area lagunare l’arbitro Aureliano rileva una sbracciata di Osimhen sul volto di Heymans, considerandola fallo da rosso diretto ed espellendo l’attaccante nigeriano.
Alla mezz’ora viene ammonito Caldara per un fallo su Zielinski, ma per il Napoli i guai continuano con un infortunio muscolare proprio per Zielinski, costretto al cambio con Elmas al 35′. Al 38′ cartellino giallo anche per Heymans per un fallo rugbystico su Insigne, il Venezia non disdegna sortite offensive con l’uomo in più e per poco Ebuehi non arriva alla deviazione vincente al 44′. Dopo 4′ a inizio ripresa c’è un cartellino giallo per Forte per una trattenuta su Mario Rui. Al 6′ Svoboda prende il posto di Ebuehi nel Venezia, poi c’è un cartellino giallo anche per Fabian Ruiz. Al 10′ calcio di rigore per il Napoli: cross di Mario Rui che finisce sul braccio largo di Caldara. Dal dischetto però Insigne calcia malamente alto, sprecando l’occasione. Al 14′ Meret neutralizza un tentativo centrale di Heymans, ma al 16′ il Napoli può usufruire di un altro calcio di rigore: stavolta è fallo di mano di Ceccaroni su cross di Di Lorenzo e Insigne si fa perdonare, siglando il vantaggio dal dischetto. A chiudere definitivamente il match ci ha pensato Elmas al 27′ della ripresa, scambio veloce tra Insigne e Lozano, assist per Elmas che fulmina Maenpaa.
VIDEO NAPOLI VENEZIA: LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Luciano Spalletti archivia con soddisfazione la sua prima vittoria da allenatore del Napoli. “È chiaro che l’emozione c’è sempre nel nostro lavoro, perché coinvolge il sentimento di molte persone, anche quelle non presenti allo stadio. Se poi questo lavoro lo fai essendo l’allenatore del Napoli, ancora di più. Ci sono 40 milioni di tifosi del Napoli in giro per il mondo, abbiamo gli occhi addosso di tutti. Questa gara vale più di una sola gara, perchè ci sono state delle situazioni che in condizioni normali ci volevamo più gare per andarle ad analizzare. Questa gara ha avuto tante ‘notizie’ da inculcare alla squadra. Insigne ha dimostrato di essere un leader vero che esce nel momento di difficoltà, Dopo la sfortuna di sbagliare un rigore, si propone di tirare il secondo e dà una spinta importante alla vittoria mettendo in partita anche il pubblico. C’è da dire che nel secondo tempo, nonostante l’inferiorità numerica, abbiamo capito quali erano i momenti determinanti della gara. La squadra mi è piaciuta molto nel secondo tempo. L’arbitro Aureliano è stato molto corretto quando mi ha spiegato l’espulsione. Osimhen deve stare attento alle sue reazioni emotive, è un attaccante forte e tutti i difensori cercheranno di aiutarsi limitandone l’esuberanza fisica. Le mani addosso degli avversari le avrà sempre“.
Paolo Zanetti mastica amaro sull’occasione persa dal Venezia: “La differenza di valori tecnici ha reso poco influente la superiorità numerica, anche se devo dire che mi sono incazzato con qualche mio giocatore perché abbiamo forzato qualche giocata. Se sono vent’anni che non siamo in serie A vuol dire che dobbiamo lavorare tanto, dall’altra parte è un motivo di grande orgoglio. Per noi è stato un battesimo del fuoco, iniziando fuori casa contro una squadra che per me compete per lo scudetto non era facile. Ci mancavano anche otto giocatori, ma non deve essere alibi. Chi è andato in campo ha dato tutto, ma potevamo fare meglio“.