Il Napoli inizia nel migliore dei modi il nuovo campionato di Serie A: secca vittoria 0-2 al Tardini contro il Parma di Fabio Liverani, che regge per un’ora per poi vedere gli avversari cambiare completamente passo. Gattuso inserisce Oshimen, acquisto record della storia partenopea, e passa al 4-2-3-1: in una partita praticamente senza conclusioni in porta cambiano completamente i ritmi, il Napoli fa un sol boccone degli avversari e si prende l’intera posta in palio. La supremazia territoriale della squadra ospite era stata abbastanza marcata anche nel primo tempo, ma il Parma ha coperto bene tutti gli spazi nella propria metà campo e si è arrivati all’intervallo praticamente senza vere occasioni da gol, un paio di conclusioni di sinistro di Fabian Ruiz non hanno creato alcun grattacapo a Pepe. Come detto, tutto cambia dal quarto d’ora della ripresa quando Gattuso inserisce Oshimen e cambia modulo. Al 18′ il gol del vantaggio: Iacoponi rinvia male in anticipo su Oshimen, irrompe Mertens che scarica in rete il pallone del vantaggio. Insiste il Napoli e al 23′ Insigne con una botta dai venti metri lascia Sepe di stucco ma colpisce il palo. Quindi al 32′ il Napoli sigla lo 0-2 che mette in ghiaccio la partita. Segna Insigne, che sfrutta una ribattuta difettosa di Sepe su un destro in area del sempre mobile Lozano. Finisce praticamente così nonostante 6′ di recupero, le indicazioni per il Napoli sembrano chiare su cosa fare, i primi tre punti della stagione intanto sono in cassaforte.
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Gattuso è soddisfatto, anche se il suo Napoli a due marce ci ha messo un po’ ad avere ragione del Parma: “Per giocare a calcio bisogna correre, con la qualità e basta non si va da nessuna parte. Sappiamo che Osimhen ha una marcia in più, ma bisogna mettere la squadra in protezione. La scelta è stata quella giusta, sapevamo che nell’ultima mezz’ora ci avrebbe permesso di fare la differenza. La qualità mi piace, ma devo dare anche un po’ di equilibrio alla squadra. Abbiamo fatto correre tantissimi i loro interni di centrocampo e nell’ultima mezz’ora abbiamo anche sfruttato il lavoro fatto in precedenza. Voglio vedere una squadra ben organizzata, che ha i principi ben chiari in testa e che nei momenti di difficoltà sa mettersi a disposizione l’uno dell’altro. Noi guardiamo partita dopo partita, è normale che vista la storia degli ultimi dieci anni vogliamo tornare tra le prime quattro.” Liverani si dimostra fiducioso sul suo Parma ma chiede rinforzi alla società: “Partiamo dal presupposto che quando si perde non si può essere felici. Ma pensavo che avremmo sofferto di più. Ricordiamo che affrontavamo una squadra che lavora insieme da 13-14 mesi, i calciatori sono insieme da tanto e c’è un allenatore bravo e preparato. Ma la mia squadra mi è piaciuta molto nei primi 20-25 minuti, facendo quello che avevamo provato. Fino al gol la squadra s’era mossa con serenità. Il gol è stato un episodio, fino ad allora non ricordo parate di Sepe. Quest’anno con 5 sostituzioni la rosa va fatta di 20-22 calciatori di qualità, non con un 11-12 forti e i ricambi. La volontà nostra è quella di fare un mix tra giovani ed esperti, intorno ai 20-22 giocatori di movimento. Vogliamo fare una squadra competitiva.”