La Roma è in semifinale di Europa League: dopo l’1-2 dell’andata ad Amsterdam, basta un 1-1 all’Olimpico per volare tra le prime 4 della competizione, seconda semifinale europea in 4 stagioni per i giallorossi e ritorno tra le prime quattro dal 1991 in quella che era la vecchia Coppa UEFA. Inizia a spron battuto la Roma che ha subito una grande occasione con Lorenzo Pellegrini, che entra in area al 5′ ma calcia poi debolmente tra le braccia di Stekelenburg. Al 9′ Calafiori innesca Dzeko che scarica su Veretout, il francese è però in fuorigioco quando anticipa Stekelenburg, vedendosi annullato il gol del vantaggio. L’Ajax si vede per la prima volta in avanti al 13′ con Pau Lopez che sbaglia il rinvio e permette ad Antony di servire Klaassen, che si vede però murato il tentativo da Diawara, mentre al 19′ il portiere giallorosso non ha problemi su un tentativo senza forza di Tadic. Al 22′ tegola per Ten Hag che deve rinunciare all’infortunato Klaiber. Al suo posto entra in campo Schuurs. Al 37′ l’Ajax protesta per un contatto in area tra Calafiori e Tadic, ma il silent check del VAR conferma la decisione dell’arbitro di non concedere il calcio di rigore ai Lancieri. Al 40′ Gravenberch scodella in area su punizione per la testa di Alvarez, contrastato però da Ibanez, con quest’ultimo che viene ammonito al 43′ per un fallo ai danni di Antony. L’Ajax inizia il secondo tempo con un cambio, con Brian Brobbey in campo al posto di Antony. Ed è proprio quest’ultimo al 4′ a sbloccare il risultato: lancio in profondità di Schuurs, Brobbey si dimostra molto veloce e si incunea tra Ibanez e Cristante, scavalcando Pau Lopez in uscita. La Roma prova a reagire immediatamente e guadagna un’interessante punizione, con Lorenzo Pellegrini che calcia però alto sopra la traversa. Insistono i lancieri e al 9′ una conclusione a giro dal limite dell’area di Alvarez finisce larga sul fondo, quindi all’11’ brivido per la Roma: Tadic trova il raddoppio ma il VAR richiama l’arbitro, rilevando un fallo a inizio azione commesso su Mkhitaryan. L’Ajax prova a moltiplicare gli sforzi, ma al 27′ è la Roma a trovare il gol del pareggio: grande discesa di Calafiori che mette nel mezzo in area e una deviazione di Gravenberch mette fuori causa tutti tranne Dzeko, che realizza il più facile dei tap-in per l’1-1. E’ il gol che chiude i conti in chiave qualificazione.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Paulo Fonseca
non si sofferma sul suo futuro alla Roma ma solo sulla semifinale conquistata: “Abbiamo avuto più problemi ad Amsterdam rispetto ad oggi, in attacco i nostri avversari avevamo grande qualità ma noi in difesa abbiamo fatto una buona partita. Essere arrivati in semifinale è un grande motivo d’orgoglio perché stiamo rappresentando l’Italia in Europa, siamo molto contenti. L’Ajax è una grandissima squadra. Abbiamo sofferto di più nella prima partita, è stato difficile affrontarli perché in attacco sono molto forti: sapevamo di essere in vantaggio, abbiamo gestito bene la vittoria dell’andata. Io so che nella prossima partita sarò l’allenatore della Roma, il futuro non è importante: non sono minimamente preoccupato da questo punto di vista. Rapporto con la società? Il presidente è vicino alla squadra fin dal momento in cui sono arrivato qui“. Per l’Ajax è Dusan Tadic a commentare l’eliminazione: “Guardando le due partite la squadra migliore ha perso, abbiamo dimostrato di essere i migliori tra andata e ritorno. È stata una partita difficile, sapevamo che la Roma si sarebbe difesa con tanti uomini dietro la palla. Abbiamo continuato a giocare, sapendo che avremmo creato delle occasioni e così è stato. Avevamo fatto anche il 2-0, ma non siamo più riusciti a fare altri gol. Sono orgoglioso della squadra, avremmo meritato di passare. Ero vicino all’arbitro, mi ha fatto segno di continuare, era vicino ma poi è intervenuto il Var. L’arbitro era vicino ed era in grado di giudicare. Abbiamo giocato più in verticale, ci sono stati diversi momenti in cui i giocatori della Roma hanno perso tempo, abbiamo aspettato il momento giusto ma non è arrivato. Ripensando alla gara di andata e al rigore sbagliato ad Amsterdam aumenta il rammarico. Ogni momento è importante, anche il rigore ma abbiamo avuto altre occasioni. A volte ci riusciamo, altre no, ma nella doppia sfida abbiamo dimostrato di essere la squadra migliore contro una buona squadra come la Roma“.
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