Lo scudetto del Milan è la consacrazione definitiva di Stefano Pioli che in questa stagione ha raccolto le più grandi soddisfazioni della sua carriera di allenatore cominciata nel 2003 sulla panchina della Salernitana, in Serie B. A distanza di 19 anni il tecnico nato a Parma nel 1965 culmina un percorso cominciato nell’ottobre 2019 quando la dirigenza rossonera lo ha chiamato per sostituire Marco Giampaolo. All’epoca nessuno poteva immaginare che costui sarebbe stato l’artefice del ritorno in Champions League nel 2021 e soprattutto del 19^ titolo nella storia del club. Per la prima volta dal 2011 i casciavit potranno sfoggiare il tricolore sulle loro maglie grazie a un gruppo forgiato alla perfezione da Pioli. Sarà mancata la punta da 25 gol ma quando il collettivo prevale sul singolo non importa chi segna se il bottino è di 26 vittorie, 8 pareggi e appena 4 sconfitte in 38 giornate. Solamente due giocatori sono andati a segno più di dieci volte, parliamo di Rafael Leao e Olivier Giroud.



L’attaccante francese spesso è stato criticato per i suoi errori davanti alla porta ma la sua doppietta nel derby con l’Inter si è rivelata determinante nella volata con i cugini (assieme alla papera di Radu); l’esterno portoghese di origini angolane è andato in doppia cifra di reti e assist, come lui solamente Domenico Berardi e Sergej Milinkovic-Savic, non proprio degli scappati di casa. Nonostante gli acciacchi e l’età che avanza inesorabilmente non è mancato il contributo di Zlatan Ibrahimovic che alla soglia dei 41 anni arricchisce ulteriormente la sua bacheca personale. Meno incisivo che in passato, Ante Rebic non ha mai deluso le poche volte che è stato chiamato in causa, stesso discorso per Alessandro Florenzi, Simon Kjaer (finché non si è infortunato) e Pierre Kalulu. Ma non bisogna dimenticare le parate spesso decisive di Mike Maignan, che è riuscito a far dimenticare in fretta al popolo milanista un certo Gigio Donnarumma, la garra di Theo Hernandez, la solidità di Fikayo Tomori e la classe di Sandro Tonali. Davvero, bisognerebbe citarli uno ad uno per non far torto a nessuno.



VIDEO SASSUOLO IL MILAN: LA CRONACA DEL MATCH

La gara con il Sassuolo si è rivelata poco più di una formalità, già alla vigilia del match i rossoneri erano consapevoli che sarebbe bastato anche un pareggio per assicurarsi lo scudetto a prescindere da cosa sarebbe successo a San Siro tra Inter e Sampdoria (per la cronaca, hanno vinto i nerazzurri per 3-0). Ma perché fare calcoli e dietrologie quando puoi archiviare la pratica ancora prima dell’intervallo? Sin dal fischio d’inizio dell’arbitro Doveri il Milan attacca a testa bassa con Giroud che sbaglia una volta ma al secondo tentativo non perdona e sblocca la contesa al Mapei Stadium. Il francese concederà il bis poco dopo la mezz’ora e subito dopo arriva il tris con la firma di Kessié. Cosa hanno in comune questi tre gol? L’autore degli assist, Rafael Leao, il giocatore più veloce ed esplosivo della Serie A, avercelo contro significa giocare sempre in inferiorità numerica. La festa è servita, il secondo tempo si trasforma in un lunghissimo conto alla rovescia verso il triplice fischio che arriva allo scadere del 92’, quando i tifosi invadono il campo e vanno ad abbracciare i loro eroi. Per poi ritornare frettolosamente sugli spalti perché serviva il campo libero per la cerimonia di premiazione. Momento di grande emozione quando il capitano Alessio Romagnoli ha alzato al cielo la Coppa Campioni d’Italia, il capolavoro di Pioli è completato e può ricevere il meritato bagno di folla della sua gente.



VIDEO SASSUOLO MILAN 0-3, IL TABELLINO

SASSUOLO-MILAN 0-3 (0-3)

SASSUOLO (4-3-3): Consigli (82’ Satalino); Muldur, Ayhan, Ferrari (82’ Peluso), Kyriakopoulos; Frattesi (58’ Junior Traorè), Maxime Lopez (46’ Magnanelli), Henrique; Berardi (67’ Defrel), Scamacca, Raspadori. All. Alessio Dionisi.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori (81’ Romagnoli), Theo Hernandez; Tonali (46’ Bennacer), Kessié; Saelemaekers (81’ Florenzi), Krunic (73’ Brahim Diaz), Leao; Giroud (73’ Ibrahimovic). All. Stefano Pioli.

ARBITRO: Daniele Doveri (Sez. di Roma 1).

AMMONITI: 34’ Tonali (M), 37’ Maxime Lopez (S), 53’ Kyriakopoulos (S).

RECUPERO: 3’ pt, 2’ st.

MARCATORI: 17’ e 32’ Giroud (M), 36’ Kessié (M).