Secondo pareggio consecutivo in campionato per l’Inter, comunque più vicina al titolo vista la sconfitta interna del Milan contro il Sassuolo. Il match inizia con lo Spezia che entra molto bene in partita e l’Inter che fatica a trovare varchi. Il possesso palla viene inizialmente gestito dai padroni di casa che già al 12′ trovano il lampo che sblocca la partita. Segna Farias che scaglia una saetta verso la porta nerazzurra dopo essersi accentrato, ma sul gol c’è grande responsabilità di Handanovic che si lascia passare tra le mani il pallone. L’Inter aumenta i giri a caccia del pareggio con lo Spezia sempre più schiacciato nella propria metà campo: al 38′ Barella scarica a rete e va vicino al gol, ma il pari nerazzurro è soltanto rimandato. Lo realizza Perisic al 39′, con il croato che appoggia in rete da due passi su invito di Hakimi, che con grande merito è riuscito a sfondare sulla destra in una delle sue caratteristiche azioni. Lo Spezia inizia il secondo tempo con Vignali in campo al posto di Ferrer, quindi al 4′ Provedel salva su Lautaro Martinez, ma sulla ribattuta viene salvato dal palo. Doppia incursione di Lukaku ma l’Inter, va detto, non alza forsennatamente i ritmi e lo Spezia ha buon gioco nelle chiusure difensive. Al 17′ un fallo di Marchizza su Barella costa l’ammonizione al difensore bianconero, quindi lo Spezia inserisce Galabinov al posto di Piccoli. Al 20′ l’Inter ci prova sugli sviluppi di un corner ma Lautaro non trova il guizzo giusto, subito dopo su un cross di Barella il pallone attraversa tutta l’area spezzina ma stavolta Perisic non riesce a correggere in rete, come in occasione del gol del pari. Finale di partita tutto di marca interista, con lo Spezia che ha energie solo per provare a conservare il pareggio. Al 35′ ancora un palo per Lautaro Martinez, secondo legno per l’argentino che aveva piazzato il pallone all’angolino. Poi due gol annullati all’Inter: prima al 40′ Hakimi scatta in posizione di fuorigioco prima di servire a Lukaku un pallone solo da spingere in rete a centro area. E’ in posizione irregolare anche Lautaro Martinez quando parte al 43′ e batte Provedel in diagonale. Ultimo lampo interista al 94′ con Lukaku che fa da sponda per Lautaro, ma Provedel è attento e salva un punto prezioso per la salvezza dello Spezia.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Vincenzo Italiano invita lo Spezia a credere sempre più nella salvezza: “Sono soddisfatto e contento per la prova dei ragazzi, per il sacrificio che hanno messo in campo. Il fatto che hanno finito la gara tutti stremati vuol dire che avevano voglia di rimediare alla prestazione di Bologna. Va dato merito ai ragazzi. Il primo tempo è stato giocato molto bene, nel secondo abbiamo sofferto ma difeso con ordine. Penso che il punto sia meritato. Mancano sei partite, è l’ultimo mese di questo campionato difficilissimo per noi. Abbiamo cinque punti di vantaggio e credo si debba trovare in qualche modo la forza per cercare di arrivare ad un traguardo che tutti vogliamo e che per come abbiamo approccio e stiamo affrontando questo campionato forse meritiamo di portare a casa. Cercheremo di farlo con tutte le nostre forze. Io ho cercato di caricare i ragazzi dicendo che se gli altri organizzavano la Superlega noi dobbiamo organizzare la Supersalvezza. Forse questa battuta ha dato uno slancio in più ai ragazzi, sono contento sia stato un qualcosa che non si è concretizzato. Il calcio è di tutti, come ha detto mister Cosmi il calcio è anche Spezia-Crotone”. Antonio Conte archivia il pareggio dell’Inter con una battuta anche sulla Superlega: “Avremmo messo tutti la firma per arrivare a questo punto della stagione in questa maniera. Oggi dispiace perché avremmo meritato molto di più per quello che si è visto in campo, per gli episodi che ci sono stati. Potevamo essere più qualitativi nell’ultimo passaggio, ma il pallone inizia ad essere più pesante quando arrivi al rush finale, molti ragazzi sono alla prima volta che lottano per un grande trofeo. Non abbiamo sottovalutato niente e nessuno, una grande squadra è sempre umile. Le partite iniziano a diminuire e la meta iniziamo a vederla. È normale essere in fibrillazione, ma noi dobbiamo essere sereni e fare affidamento sulle nostre conoscenze. Sulla Superlega, lo sport e la tradizione sono importanti, la storia è importante e va rispettata perché ha fascino. Ogni paese deve mantenere le sue tradizioni Poi non bisogna dimenticare che il calcio è passione, non è solo business. Solo la passione per il calcio ci fa andare avanti. La meritocrazia è importante e nello sport ci deve essere sempre. Dall’altro punto di vista, sinceramente, penso anche che gli organismi importanti come l’UEFA prendono i ricavi e poi danno una minima parte ai club ed è giusto che facciano delle riflessioni. In questo momento anche loro devono fare delle riflessioni e rendere più congrua la parte che viene riservata alle società di calcio”.