È un 2005 al suo primo gol in Serie A a decidere la sfida fra Torino e Como e a riportare alla vittoria Vanoli e i suoi dopo quattro sconfitte di fila. Un tempo per parte, il primo al Como e il secondo al Torino, ma con i granata molto più cinici e in grado di trovare la via del gol.
La squadra di Cesc Fabregas parte subito forte, pressa alto e mantiene a lungo il controllo del pallone. Il Torino sembra alla strette, in balia delle giocate di Nico Paz, di gran lunga il migliore fra i suoi. Come un direttore d’orchestra l’argentino dirige lo spartito della partita, tira e fa tirate creando svariate occasioni da gol. Ma già dalla fine del primo tempo qualcosa si rompe fra i lariani. Sergi Roberto, il cuore pulsante del centrocampo di Fabregas, è infatti costretto ad uscire per infortunio al trentasettesimo. Subito dopo ecco il primo squillo del Torino, Che Adams mette la palla in rete, ma per la fortuna degli azzurri è fuorigioco.
Al rientro in campo la squadra di Vanoli ha tutt’altro piglio. Sfacciati, attivi e offensivi i granata sembrano motivati a vincerla. Dopo pochi secondi Che Adams fa la barba al palo difeso da Audero. Poco dopo Goldaniga salva i suoi con un intervento prodigioso, togliendo la palla dalla testa di Sanabria, lanciato in tuffo vero un gol facile. Ma qualcosa è girato, è chiaro.
Al sessantacinquesimo Sanabria esce per far posto al giovanissimo Alieu Njie. Il classe 2005 ha la sua grande occasione, e non se la fa sfuggire. Basta un errore, Braunoder calibra malissimo un retropassaggio ad Audero, e Njie come un rapace si avventa sul pallone, trovando il suo primo gol in Serie A. A poco servono i successivi tentativi del Como di pareggiarla, al Grande Torino termina 1-0.