Angelina Mango, partita già come super favorita per la vittoria tra i big a Sanremo 2024 con la canzone “La Noia“, ha confermato le aspettative della critica e del pubblico, non solo per il posizionamento in classifica, ma grazie ad un brano che, a differenza del titolo, si dimostra essere ballabile e fresco. Al punto giusto da guadagnarsi un enorme numero di visualizzazioni dell’esibizione di “La Noia” di Angelina Mango e di video streaming online del pezzo. Il testo di “La Noia” è un inno alla consapevolezza di saper gestire tutti i sentimenti, anche quelli negativi. Come appunto può essere la noia, intesa come apatia e monotonia, ma anche la sofferenza.
Una canzone che a tratti, come dichiarato dalla stessa artista e figlia d’arte, rappresenta la sua personalità ed è anche autobiografica, perchè racconta momenti introspettivi che possono essere trasformati in qualcosa di positivo. Saper apprezzare il tempo e tutte le emozioni del momento, questa è, come sostiene Angelina Mango, la chiave di lettura del brano. Il videoclip di “La noia” di Angelina Mango è stato pubblicato su YouTube raggiungendo in pochissimo tempo la prima posizione trend nel canale musica.
VIDEO “LA NOIA” CANZONE DI ANGELINA MANGO A SANREMO 2024
Il video ufficiale, della canzone “La noia” con la quale Angelina Mango ha partecipato a Sanremo 2024 è stato pubblicato su YouTube. In pochissimo tempo ha ottenuto la prima posizione in trend per visualizzazioni nel canale musica ed un record di commenti e condivisioni degli utenti. La clip video di “La noia”, diretta dal regista Giulio Rosati e prodotta da Borotalco.tv, mostra immagini che si sposano alla perfezione con il carattere dualistico della canzone e con il significato del testo. La cantante infatti è rappresentata in veste di dea, una dea della noia che gioca con i contrasti, immobilità e movimento.
Nella preparazione della protagonista, aiutata dalle sue due sorelle che a tratti sono simbolo di staticità ed in altri momenti danzano come a volersi riprendere il tempo perduto. Il video si conclude con la consacrazione della monotonia, che una volta pronta, passa dal ballo ad un fermo immagine che sembra una foto di famiglia per evocare l’immobilità.