Un solo colpo al petto avrebbe raggiunto il 39enne di origini marocchine, Youns El Boussetaoui, esploso dall’assessore Adriatici in un primo momento accusato di omicidio volontario, mutato poi in eccesso colposo di legittima difesa. Le telecamere di sorveglianza potrebbero aver ripreso tutto diventando fondamentali nella ricostruzione di quanto accaduto. La versione dell’assessore sarebbe tutta da chiarire. L’assessore leghista parla di colpo partito per caso mentre la vittima sarebbe stata colpita proprio al petto: il primo aveva già estratto la pistola solo per intimidirlo? Le telecamere ora fondamentali, come svela l’inviata di Iceberg Lombardia, erano state fortemente volute proprio da lui in qualità di assessore alla Sicurezza.
Dall’altra parte Youns, noto a tutti per i suoi eccessi, con gravi problemi psichici, un tso poche settimane fa e una serie di decreti di espulsione sempre ignorati. Le polemiche però non si fermano. L’analisi del video è stata compiuta anche nel corso di Iceberg Lombardia da parte dell’onorevole Ciocca che in studio ha tentato di analizzare quanto accaduto “oggettivamente”: “L’aggressore colpisce con un pugno alle spalle violentissimo il cittadino perbene che era al telefono con il commissariato, gli occhiali volano via e l’assessore cade a terra tramortito dal pugno”. Eppure da quel momento in poi non è chiaro cosa sia accaduto. Tuttavia non tornerebbe il colpo in canna pronto a sparare: come mai? (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ADRIATICI MOSTRA PISTOLA A MAROCCHINO?
Da alcune ore le immagini che immortalano Youns El Boussetaoui e Massimo Adriatici poco prima dell’esplosione del colpo di pistola mortale, stanno facendo il giro delle maggiori testate online. L’assessore leghista sarebbe più defilato rispetto all’ingresso del bar per chiamare le forze dell’ordine e segnalare le sue intemperanze, come avrebbe poi spiegato agli inquirenti. Come commenta l’Agi alla luce delle immagini diffuse, l’assessore avrebbe estratto dalla tasca e mostrato allo straniero la pistola che porta sempre con sè, con il colpo in canna e regolare porto d’armi.
L’uomo avrebbe a quel punto reagito sferrandogli un pugno che lo atterra in pochi istanti. Il vero dilemma dell’indagine partirebbe proprio a questo punto dal momento che non si comprende quanto parta il colpo e se venga esploso per sbaglio, come ammesso da Adriatici. Il video è stato acquisito dalla Procura di Pavia che ha chiesto di confermare la misura degli arresti domiciliari per l’assessore della Lega. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MAROCCHINO 39ENNE PICCHIA ASSESSORE, SPUNTA IL VIDEO
In queste ore, nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio del 39enne di origini marocchine Youns El Boussettaoui a Voghera sarebbe fino agli atti anche un video. Il breve filmato ripreso da una telecamera di sorveglianza mostrerebbe gli istanti appena precedenti al delitto durante i quali la vittima avrebbe picchiato l’assessore leghista Massimo Adriatici, sferrandogli un pugno. Il video in circolazione postato dal Fatto Quotidiano nella sua edizione online è del tutto inedito e mostra esattamente quanto accaduto poco prima dello sparo avvenuto nella serata tra martedì e mercoledì.
Dalle immagini è possibile vedere il momento in cui il 39enne marocchino, poi rimasto vittima, colpisce l’assessore alla Sicurezza della Lega, Massimo Adriatici che finisce a terra, ma non è possibile comprendere dal video cosa avvenga prima o dopo l’aggressione. Dal filmato inoltre si vede Adriatici rialzarsi ma non vi è alcuna immagine che immortala l’attimo esatto in cui impugna l’arma ed esplode il colpo mortale.
VOGHERA, VIDEO: 39ENNE SFERRA UN PUGNO ALL’ASSESSORE ADRIATICI
Una breve discussione, quella che si vede dalle immagini del video riprese da una telecamera di sorveglianza, tra il 39enne marocchino Youns e l’assessore della Lega Adriatici, attualmente agli arresti domiciliari per eccesso colposo di legittima difesa. Quindi il migrante si avvicina e lo colpisce con un pugno. Sono queste le sole immagini che trapelano ma che potrebbero contribuire, ai fini delle indagini, a comprendere il contesto esatto nel quale si è consumato l’omicidio di Voghera. Adriatici intanto si è difeso asserendo che si è trattata di legittima difesa e che il colpo che ha ucciso il 39enne sarebbe partito dalla sua pistola per sbaglio quando era a terra. Dopo essere stato colpito con un pugno, l’assessore si rialza e viene avvicinato da un paio di persone. Sulle ragioni del delitto, la difesa della famiglia della vittima rappresentata dagli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli non avrebbe dubbi. “Bisogna dire le cose come stanno: Youns è stato ammazzato da un assassino senza motivo”, ha commentato Piazza ad Adnkronos. Proprio la difesa ha svelato che sarà nominato un consulente di parte per un esame balistico mentre si continua a cercare testimoni: “Siamo a buon punto. Cerchiamo la verità e la troveremo”, ha chiosato.